Salorno si interroga sulla sicurezza |
Nessuna emergenza, ma il paese spalanca le braccia alle guardie notturne roveretane. Parchi e scuole sotto la lente.
Niente allarmi né emergenze, ma alle guardie notturne Salorno spalanca le braccia. E’ positivo l’atteggiamento con cui esercenti, commercianti e residenti accolgono la novità dei controlli del corpo di vigilanza di Rovereto. Il “do ut des” tra il Comune e la società a responsabilità limitata piace e parla chiaro: i guardiani ottengono un locale di 51 metri quadri, alcuni parcheggi e 240 euro mensili e in cambio offrono controlli, come minimo giornalieri, nei parchi pubblici di via Poit, piazza Municipio e via Aldo Moro, alle scuole medie, al centro di raccolta dei rifiuti ciclabili LaVis oltre alla apertura e chiusura della stazione e al pattugliamento generale. Durata annuale, poi si tireranno le somme.
"Teniamo presente che non ci troviamo in un centro particolarmente delinquenziale – premette Ivana Albertini della Lavanderia “By Ivana” – quindi non abbiamo un’urgenza, ma tutto sommato qualche controllo aggiuntivo non si rifiuta. Può anche essere utile per i commercianti sapere che di notte il proprio esercizio è controllato da qualche occhio in più". Olga Ceolan, dal canto suo, non nasconde la vera polvere sotto il tappeto. "Purtroppo abbiamo avuto in passato qualche problema con una famiglia di nomadi, ormai stanziali, particolarmente “vivace”. Le giovani generazioni vanno sicuramente tenute sotto controllo, ma questo vale anche per alcuni nostri giovani. Nei parchi e nella zona più bassa del Comune, quindi, le guardie sono un servizio che accogliamo volentieri. Altre zone, invece, sono tranquille e non hanno mai dato particolari problemi". Franco Zanon, addirittura, vorrebbe un servizio a raggio allargato. "Sarebbe bello portarlo anche a Laghetti dove abito. Non c’è nessuna ragione, infatti, per essere contrari a un mattoncino in più lungo il percorso di una maggiore sicurezza". Qualche ragione di contrarietà, però, la trova il fotografo di piazza Municipio Alberto Ceolan: "Francamente mi sembra una scelta ridicola. Si dipinge Salorno per qualcosa che non è: non si tratta di un Comune pericoloso e non ci sono mai stati episodi di delinquenza tale da giustificare una richiesta del genere. Con lo stesso metro di giudizio, allora, dovremmo avere l’esercito a Bolzano o Trento. Direi che, seppur pochi, questi soldi potevano essere risparmiati dall’amministrazione". Diametralmente opposta la reazione di Giuseppina Fidenzi e Luciana Vian: "Finalmente si sono decisi ad attivare questo servizio, se ne sentiva il bisogno. Purtroppo non è un mistero che a Salorno ci siano delle zone da tenere sotto stretta osservazione. Inutile nascondersi". Laura Pacher individua con precisione il focolaio da monitorare: "L’area delle scuole medie è certamente delicata. I controlli sono una garanzia anche per i nostri figli o nipoti che intendono trovarsi e socializzare in tranquillità". Eloquente l’opinione della tabaccaia Cristine Schgraffer: "A chi non può far piacere un servizio in più a costi decisamente contenuti? Si tratta di una sperimentazione annuale che, a mio parere, non va bocciata a priori. Certo, poi bisognerà verificare se le condizioni di Salorno sono effettivamente così critiche da giustificare un intervento continuativo". Pierina Tondini, invece, è la sorella del consigliere Mario Tondini in quota Lega Nord che da tempo si spende per maggiori controlli sul territorio e, pur non trattandosi di nulla di simile alle ronde padane, la soddisfazione in famiglia è tangibile: "Siamo contenti perché finalmente possiamo sentirci maggiormente tutelati". Chiusura con le sorelle Giuliana e Gabriella Eccli: "Non giriamo mai per Salorno di notte, ma non le nascondiamo che se fossimo costrette a farlo saremmo molto impaurite. Per quel che costano queste guardie notturne, anche solo la sensazione di una maggiore sicurezza vale la spesa".
Alan Conti
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