Una veduta di Termeno |
Dopo dieci anni si torna a parlare dell'impianto. In settimana incontro sindaco-Eco Center, ma Zelger avverte: "Tutto il paese contro".
TERMENO. Nel futuro di Termeno torna la sagoma dell’inceneritore di fanghi e la polemica politica si infiamma. Sull’agenda del sindaco Werner Dissertori, infatti, compare per questa settimana un incontro con Stefano Fattor e Marco Palmitano, rispettivamente presidente e direttore di “Ecocenter”. Facile intuire l’oggetto dell’appuntamento considerando anche che ad aprile, come prevede il piano provinciale dei rifiuti, sarà indetto un bando a tecnologia libera per realizzare l’impianto a Termeno. L’idea, quindi, è quella nota dell’incenerimento, ma potrebbe anche portare a qualche novità all’interno di un comune che, vale la pena ricordarlo, ospita già il depuratore. Non sorprende, dunque, la levata di scudi delle forze politiche contrarie e la più reattiva è certamente “Südtiroler Freiheit” che con il consigliere Stefan Zelger respinge con forza l’opzione incenerimento. "I recenti sviluppi sono totalmente incomprensibili – l’attacco di Sf – considerando che sono ormai anni che Termeno si è dichiarata contraria. Non è ammissibile che l’impianto di smaltimento fanghi di tutto il territorio torni d’attualità nell’agenda del nostro Comune". Un’opposizione che non è solo politica. "Nel 2002 la popolazione si è schierata in larga maggioranza contro quest’opera e lo stesso consiglio comunale non ha fatto mistero di non gradire l’inceneritore". Le motivazioni vanno direttamente al cuore del sostentamento di Termeno: "La nostra comunità – continua Zelger – poggia fortemente sul settore del turismo e non può assolutamente permettersi di scherzare sulle questioni ambientali o paesaggistiche. E’ evidente a tutti che la costruzione di un simile impianto va esattamente nella direzione opposta e potrebbe determinare pesanti ricadute in futuro perché se un turista deve scegliere difficilmente opta per una vacanza all’ombra di un inceneritore di fanghi". Zelger, infine, torna sul compromesso datato 2009 che coinvolge direttamente la Provincia. "L’assessore all’ambiente Michl Laimer ci aveva assicurato che Termeno non era da considerarsi un territorio papabile per la realizzazione dell’impianto. Comune ed Ecocenter assecondarono posizione. A distanza di tre anni è loro dovere rispettarla con coerenza".
Alan Conti
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