Ha apparecchiato una tavola che chiedeva solo di essere attaccata. Il rifiuto improvviso di Alessandro Bertoldi, giovanissimo coordinatore del Pdl locale, alla partecipazione nella nostra trasmissione “Bianco&nero” di questa sera alle 20 con i giovani del centrodestra ha scatenato gli oppositori. La doppietta di gaffes dopo quella sul popolo tedesco ha messo in imbarazzo prima di tutto i politici più vicini a Bertoldi, Biancofiore e Lillo in testa. La prima ha ammesso l’errore, non senza una puntura ai pregiudizi germanici, mentre il secondo si dissocia lamentando diverse telefonate dei militanti. Michele Peruzzo, consigliere a Laives, già in mattinata ne aveva chiesto l’allontanamento. Il polverone, però, scoppia nel pomeriggio con i quattro punti che portano Bertoldi lontano dai nostri studi. Lapidario, per esempio, il commento di Alessandro Urzì: “Un ottimo contributo alla formazione di un’opinione sul Pdl”. Lo stesso Giorgio Holzmann non va per il sottile: “Non è colpa sua, è la bionda mentore che crea mostri”. Maria Teresa Tomada, dal canto suo, pare rassegnata e prevede “per la sinistra due guanciali sui quali dormire”, mentre Christian Bianchi si rallegra della mancata partecipazione Bertoldi giudicata presupposto per un confronto più sereno e costruttivo. E gli altri ospiti di stasera? Non ci sono andati per il sottile: Marco Caruso scrive di “un comunicato che si commenta da solo”, Antonio Bova e Alfonso Ponticelli confermano la propria presenza ribadendo l’importanza del confronto e respingendo, più o meno ironicamente, l’appellativo dei traditori. Federica Pizzaia, dal canto suo, rincara la dose rispedendo al mittente i processi alle intenzioni sugli insulti. Curiosamente dei veri avversari politici del Pdl, ovvero la sinistra, interviene solo il consigliere comunale dei Socialisti Claudio Della Ratta piuttosto sbigottito mentre addirittura il senatore Hans Berger dell’Svp condivide il comunicato ufficiale con presumibile disappunto. Il rumore dei nemici, per dirla alla Mourinho, arriva tutto dallo stesso lato, quello presunto alleato: stranezze altoatesine.
Sul web, però, si innesca anche un curioso gioco di parodie con Alessio Fuganti che riscrive un identico comunicato con riferimenti alla matematica delle scuole, mentre sulla pagina facebook di Cababoz i post, fasulli, di Bertoldi sono diventati presto un must. Obiettivo della trasmissione di stasera, dunque, capire se ci possa essere un futuro unitario per la destra altoatesina. Alcune risposte sono arrivate ancor prima della sigla.
Lo hai stigmatizzato tu Alan. "Il rumore dei nemici, per dirla alla Mourinho, arriva tutto dallo stesso lato, quello presunto alleato." Questo la dice lunga sulla politica e sui suoi interlocutori.
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