Bentornato cinghiale. L’animale che il kaiser Leopoldo I descrisse minuziosamente nel 1666 torna a far visita all’Alto Adige dopo anni di esilio volontario. Tipico di alcune regioni limitrofe, infatti, l’animale sarebbe tornato entro i confini autonomistici proprio lungo le linee di confine, in particolare da sud e da ovest. Sarebbero l’Oltradige e la Bassa Atesina, infatti, i circondari eletti dal cinghiale per tornare a saggiare il terreno altoatesino e a riferirlo è direttamente Heinrich Aukenthaler, responsabile dell’associazione cacciatori, al quotidiano “Dolomiten”. Il primo avvistamento a Montagna nel 2003, ma poteva trattarsi di un caso fino all’escalation degli ultimi anni: 2007 Laghetti, 2009 tra Laghetti e Salorno e nel 2010 di nuovo a Salorno e nel 2011 di nuovo a Montagna però con ben tre esemplari. Rispetto all’unico appunto precedente targato 1965 a Caldaro pare chiaro come la frequentazione stia diventando più assidua. Il fatto che ad accorgersene siano i cacciatori, però, suona un poco sinistro.
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