Ricomporre una serie di discrepanze per approdare a un piano del traffico funzionale. Guido Margheri, consigliere comunale di Bolzano in quota Sel, mette sul piano le difficoltà che hanno portato la mobilità ad essere uno dei tasti più caldi di questi giorni nel capoluogo. Prima di tutto i tempi: per risolvere problemi immediati si strutturano soluzioni che richiedono minimo qualche anni. Poi viene la dicotomia di cercare una via di fuga a criticità elastiche come la mobilità attraverso gabbie fisse come l'organizzazione del trasporto locale. Se a questo si aggiunge l'evergreen di una certa allergia provinciale nel concretizzare interventi interni il piatto è completo.
Per quanto riguarda le altre misure nel concreto Sel chiede anche una rivisitazione delle zone colorate date le eccessive dimensioni di alcune, la modulazione costante dei flussi di traffico non solo durante i grandi eventi. Il ticket, infine, si delinea come il classico tappo su una perdita: misura utile finché non saranno predisposti interventi più sistematici e solo con alternative plausibili. Qui, peró, arriva l'ultima discrepanza: senza gli interventi che il ticket dovrebbe incentivate l'alternativa tutto sarà meno che plausibile.
Nel telegiornale di oggi l'intervista a Guido Margheri
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