Acceso. Il nuovo termovalorizzatore di Bolzano è stato oggi inaugurato ufficialmente con tanto di cerimonia alla presenza del presidente della Provincia Luis Durnwalder e del sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli. Un’opera discussa che trova, dopo cinque anni di lavoro, sbocco nella realtà con l’inizio del periodo di prova semestrale che andrà avanti fino al prossimo marzo. Definiti anche i costi definitivi di realizzazione che in un battito di ciglia sono arrivati a 140 milioni di euro, ancora una volta cresciuti rispetto a quanto ipotizzato in sede di progettazione.
Con l’energia prodotta il termovalorizzatore potrà alimentare 10 mila alloggi per quanto concerne il teleriscaldamento e 20mila per l’energia elettrica. Dovrebbe usufruirne anche l’ospedale di Bolzano. La riduzione di anidride carbonica sarà pari a 80.000 tonnellate l’anno, ma ci saranno anche degli inquinanti come l’acido cloridrico, l’ossido di azoto, l’acido fluoridrico, i metalli, il tallio, idrocarburi, diossine e mercurio. Tutti, secondo i dati ufficiali, ampiamente sotto i valori limite ma comunque abbastanza per non dover per forza spolverare toni trionfalistici delle grandi opere e ammettere che, ben che vada, sarà il male minore.
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