Arrestato il nordafricano accusato di aver stuprato una giovane bolzanina in pieno pomeriggio sotto ponte Resia Dalle indagini condotte dai Carabinieri emergono nuovi dettagli su quanto avvenuto nei pressi della pista ciclabile bolzanina. A riportarli è Susanna Petrone sulle colonne dell’Alto Adige. Prima di tutto i fatti sarebbero avvenuti addirittura alle 15 del pomeriggio e non alle 19 come ipotizzato in un primo momento e il giorno esatto sarebbe venerdì 12 luglio. Anche l’incontro tra i due pare essere assai meno casuale del preventivato: alle forze dell’ordine risulterebbe un appuntamento per motivi privati sfociato poi nel rapporto sessuale. La giovane, attesa a casa di un’amica alle 17, si è subito recata all’ospedale e da lì ha chiamato la stessa amica rivelando la violenza e ricevendone il consiglio di recarsi immediatamente dai Carabinieri. Lo stesso medico del pronto soccorso sarebbe stato messo al corrente di tutto. Il cittadino extracomunitario è stato poi individuato qualche giorno dopo all’interno di un barbiere del centro città che si stava tagliando i capelli. E’ stato arrestato, ma solo perché deve scontare ancora un anno di pena per spaccio di stupefacenti: sul fronte violenza, infatti, è arrivata la denuncia. Ieri, non a caso, il suo arresto rientrava nel conteggio dell’operazione “Estate Sicura” staccata dall’indagine per stupro. L’uomo, però, nega in modo deciso di aver abusato della ragazza ribadendo che sarebbe stata consenziente e come non fosse la prima volta che i due si incontravano per questo motivo. In entrambe le ricostruzioni, però, gli inquirenti avrebbero individuato delle incongruenze. Sarà il giudice a dipanare l’intricata matassa.
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