In termini di centesimi e Tania Cagnotto la massima che vuole lo sport come disciplina in grado di togliere e restituire non vale proprio. Toglie e basta. Dopo i 20 centesimi che sono costati all’atleta altoatesina una medaglia olimpica ecco i dieci che questo pomeriggio le hanno strappato dal collo il primo oro iridato della sua luminosa carriera. He Zi 307.10, Cagnotto 307 recita il tabellone della piscina Municipal de Montjuic a Barcellone al termine dell’ultimo tuffo individuale da un metro: un salto mortale e mezzo dell’azzurra leggermente sporcato sul finale. Poco male, però, perché il risultato è comunque di quelli eccezionali e porta il luccicante bottino sotto gli arabeschi di Gaudì a quota due argenti dopo il secondo posto ottenuto nel sincro tre metri con Francesca Dallapè. Il tutto dopo i brillanti successi nell’Europeo e in una stagione che Tania stessa aveva definito interlocutoria. Un percorso che ha portato lo stesso sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli, in conferenza stampa durante la finale dell’azzurra, ad invitare Cagnotto “ad allenamenti sempre meno stressanti se questi sono i risultati”. A completare il podio, lontana, ecco l’altra cinese Wang Han con 297.75. Vale la pena, comunque, ricordare il palmares mondiale di Tania che parte con il bronzo tre metri nel 2005 a Montreal e passa per il nuovo bronzo tre metri 2007 a Melbourne, il bronzo tre metri e l’argento tre metri sincro di Roma, il bronzo un metro a Shangai e le medaglie catalane. Sette in tutto, ma un tuffo come il doppio e mezzo avanti di oggi, per stessa ammissione dell’altoatesina, non era mai riuscito a farlo. Peccato, ma la differenza che corre dal bordo piscina di Londra un anno fa è abissale ed è pari ai sorrisi che oggi soppiantano le lacrime.
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