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lunedì 29 luglio 2013

Rapina col sonnifero, allerta in Alto Adige

Nmp, una sigla chimica criptica dietro cui si nasconderebbe una pericolosa sostanza in grado di provocare letargia in chi la assume e che sarebbe finita nelle mani di rapinatori senza scrupoli. Una pratica che sostanzialmente permette di drogare la vittima per agire senza particolari preoccupazioni, una pratica che potrebbe anche varcare i confini dell’Alto Adige. E’ il contenuto di un’allerta specifica spedita all’assessorato provinciale alla sanità e ai servizi dal Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga. Due, infatti, le segnalazioni vicine al nostro territorio di questo modus operandi assai pericoloso. La prima, in maggio, è registrata in occasione di una rapina a Vicenza dove nel sangue e nelle urine della vittima analizzate dal Reparto Investigativo Scientifico di Parma sono state ritrovate sostanze di Nmp. Il secondo episodio, sempre a maggio ma a Ravenna, è ancora più efferato e colpisce una donna di 34 anni vittima di violenza sessuale. La denuncia è stata presa in consegna dai Carabinieri di Cervia e se a una prima analisi presso l’ospedale ravennate gli esiti dello screening erano stati negativi, ecco che l’approfondimento del Ria ha trovato nuovamente tracce evidenti di Nmp.

Proviamo, però, a spiegare esattamente cosa si nasconda dietro a questo acronimo. L’Nmp è un composto chimico con anello lattamico a cinque termini. Viene comunemente impiegato in campo industriale come solvente per plastiche o vernici. Trova applicazione anche nelle formulazioni di inchiostri, insetticidi ed erbicidi. La relativa facilità di somministrazione è dovuta alla sua capacità di penetrare nel corpo umano a livello cutaneo, gastrointestinale o respiratorio. Oltre a letargia e respirazione irregolare, tra le altre cose, causa anche l’aumento dell’emoglobina, rischi di fertilità, irritazione della cute e degli occhi oltre a effetti degenerativi dell’apparato respiratorio. L’allerta, dunque, è di alto livello soprattutto nelle zone storicamente giudicate di transito dall’estero come la nostra provincia. Il succedersi di due episodi in così poco tempo, inoltre, innesca il sospetto che possa diffondersi una piccola moda nell’ambito della delinquenza soprattutto in realtà dove le rapine non sono esattamente fatti isolati.

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