Affonda le sue radici in pieno medioevo, ma sorprendentemente rispecchia pienamente la modernità dell’Alto Adige. La chiesetta di San Giovanni in Villa, piccolo gioiello cullato alla vista di turisti e altoatesini dal Touring Club Italiano, è una sintesi di stili e discendenze culturali che annodano nord e sud già nel XII secolo. Si tratta, infatti, di una chiesa in tardo stile romanico con elementi gotici che i volontari della sezione locale aprono e spiegano al pubblico ogni ultimo fine settimana del mese. Dopo la prima struttura del millecento, comunque, la sagoma che si vede oggi è da ascrivere al XIV secolo, così come i bellissimi affreschi all’interno. Pochi lo sanno, ma è la primissima chiesa bolzanina, più antica del Duomo e, senza essere irriverenti, nel suo piccolo è la nostra Cappella degli Scrovegni in quanto frutto del mecenatismo. Dopo il restauro degli anni Ottanta, però, l’interno della chiesa è rimasto per anni inspiegabilmente chiuso fino all’arrivo del Touring Club che ha deciso di restituire questo patrimonio a tutti.
La chiesa di Villa, antico nome della frazione che oggi è contenuta nel quartiere Centro, fu consacrata dal vescovo Salomon il 5 maggio del 1180 e allora godeva semplicemente di una copertura in legno. Nel XIII secolo arrivano il caratteristico campanile dal culmine piramidale e nel XIV secolo la volta ogivale. E’ nel decennio tra il 1340 e il 1350, però, che si decide che la chiesetta merita un decoro affrescato e si parte con la realizzazione della Maiestas Domini nel coro circondata dai simboli degli evangelisti. Attenzione, invece, al Cristo pantocratore che regge in mano un globo terrestre che unisce terra e cielo. Nelle navate le storie dei due Giovanni, Battista e Evangelista arrivati nel decennio tra il 1370 e il 1380, con la predica nel deserto che curiosamente riporta tutt’altro che il tipico ambiente sahariano quanto gli abeti e alcuni simboli della città di Bolzano. Notevoli anche le tre Marie.
Gli affreschi furono cancellati con la Contriforma e tornarono alla luce solo nel 1926 prima del grande restauro dell’Ottanta. Oggi il Touring li restituisce a tutti e il prossimo appuntamento è per il 24 e 25 agosto dalle 10 alle 12. Ingresso gratuito: uno spettacolo, insomma, regalato.
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