“A scuola si fanno corsi di formazione politica, non d’intelligenza o cultura. Anche perché difficilmente si trovano persone intelligenti o di cultura in quell’ambiente, quasi tutti lavorano lì per ripiego e con grande frustrazione”. Parole e musica del capolista alle prossime provinciale del Pdl Alessandro Bertoldi che attacca senza mezzi termini tutta la scuola altoatesina alludendo velatamente a un corpo docente giudicato senza passione e vagamente sprovvisto di intelligenza. Affermazioni pesantissime che Bertoldi affida a un commento su Facebook in risposta a un giornalista che invitava il ragazzo a frequentare la scuola dopo un refuso testuale all’interno di alcuni post precedenti. Tanto basta per scatenare in Bertoldi un rigetto totale di un’istituzione che conosce da vicino chiudendo con un salomonico “Io, comunque, mi sottopongo totalmente al giudizio degli elettori”. Dunque Bertoldi rimanda a quel voto che potrebbe mandare in consiglio provinciale qualcuno che ha totale sfiducia nel sistema della formazione altoatesina pronto a bollare tutti gli insegnanti nel cerchio dei frustrati senza tante distinzioni. Sfugge, probabilmente, che la passione può animare anche altre professioni che non siano i sottosegretari e sfugge certamente che, talvolta, oltre che agli elettori sarebbe bene rimettersi a buon senso e rispetto di tutti.
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