Cerca nel blog

giovedì 5 giugno 2014

Ecco la gang del würstel


Li hanno scelti come alfieri del cibo di strada nostrano per i prodotti che propongono ma anche per la simpatica personalità. Non c'è alcun dubbio andando a conoscere da vicino i protagonisti bolzanini della puntata "Unti e Bisunti" proposta da Dmax e condotta dalla star della mangiata popolare Chef Rubio (al secolo Gabriele Rubini). Così, dopo la trasmissione di lunedì sera, Thomas Schrott e Paula Ebner sono diventati la "Gang del Würstel" e se la ridono. Non senza svelare come il mondo del set sia ingarbugliato, anche se è sufficiente seguire alcune regole appropriate per godersi una curiosa esperienza nuova. "Nonostante la brevità delle scene abbiamo girato per diverse ore - ammette Schrott - ma eravamo stati selezionati e avvertiti già a febbraio. Vennero due emissari della trasmissione per un sopralluogo e hanno deciso in base alla qualità dei prodotti e, presumo, alla nostra personalità". Già, intanto una buona parte della puntata è stata realizzata nel magazzino della macelleria. "Sì, in via Castel Roncolo. C'erano alcuni trucchetti scenici come il fumo creato da apposite macchine, ma diversi scambi sono stati del tutto improvvisati. Non c'era, per capirci, un copione stretto". Chef Rubio, peró, è assai meno duro di quel che vuole far credere. "In realtà è un ragazzo simpaticissimo e gentile. Sicuramente, oltre lo show, è un professionista che conosce la cucina e l’importanza nella scelta delle materie prime". Star dell'episodio, anche nei social network, è stata sicuramente Paula Ebner: presenza tradizionale al "brat" di piazza Erbe. Talmente spontanea da dimenticarsi una delle regole maestre della televisione: nessun cambio di abito in scene che vanno montate vicine. "Nella puntata, a un certo punto, mi sposto dal banchetto per andare nel magazzino. Peccato che quando abbiamo ripreso a girare con Schrott mi ero cambiata la maglietta. Per un po' non ci siamo accorti poi uno della produzione ha fermato tutto e mi ha mandato di corsa a rimettermi quella delle altre scene. Logico che abbiamo perso un po’ di tempo”. Per la gioia dei tecnici. “Ma no – ride – sono stati pazienti. E’ stata una bella esperienza. Vedevo la gente che fermava Rubio per strada, ma io sinceramente non lo conoscevo. Forse anche per questo non ero troppo emozionata”.
 Tra chi compare nella prima parte dell’episodio, prima del trasferimento a Varna per i canederli e in val di Funes per la sfida a colpi di Gröstl, c’è anche John Diaz con il suo banchetti del pane in piazza Erbe. “Pensavo fosse una cosa decisamente più rapida, invece per girare una scena ci abbiamo messo molto tempo. Purtroppo non ho ancora avuto modo di vedere la puntata, ma mi hanno detto che è ben riuscita”. In effetti i commenti sui social network sono stati più che positivi e in molti hanno scoperto con gioia le bellezze naturali e culinarie altoatesine, non senza qualche risata o sfottò rivolto agli aspetti tirolesi un filo troppo stereotipati. Nel complesso una vetrina positiva anche grazie alla simpatia dei nostri chef “di strada”.
Alan Conti 

Nessun commento:

Posta un commento