Li hanno scelti come alfieri del cibo di strada nostrano per
i prodotti che propongono ma anche per la simpatica personalità. Non c'è alcun
dubbio andando a conoscere da vicino i protagonisti bolzanini della puntata
"Unti e Bisunti" proposta da Dmax e condotta dalla star della
mangiata popolare Chef Rubio (al secolo Gabriele Rubini). Così, dopo la
trasmissione di lunedì sera, Thomas Schrott e Paula Ebner sono diventati la
"Gang del Würstel" e se la ridono. Non senza svelare come il mondo
del set sia ingarbugliato, anche se è sufficiente seguire alcune regole appropriate
per godersi una curiosa esperienza nuova. "Nonostante la brevità delle
scene abbiamo girato per diverse ore - ammette Schrott - ma eravamo stati
selezionati e avvertiti già a febbraio. Vennero due emissari della trasmissione
per un sopralluogo e hanno deciso in base alla qualità dei prodotti e, presumo,
alla nostra personalità". Già, intanto una buona parte della puntata è
stata realizzata nel magazzino della macelleria. "Sì, in via Castel
Roncolo. C'erano alcuni trucchetti scenici come il fumo creato da apposite
macchine, ma diversi scambi sono stati del tutto improvvisati. Non c'era, per
capirci, un copione stretto". Chef Rubio, peró, è assai meno duro di quel
che vuole far credere. "In realtà è un ragazzo simpaticissimo e gentile.
Sicuramente, oltre lo show, è un professionista che conosce la cucina e
l’importanza nella scelta delle materie prime". Star dell'episodio, anche
nei social network, è stata sicuramente Paula Ebner: presenza tradizionale al
"brat" di piazza Erbe. Talmente spontanea da dimenticarsi una delle
regole maestre della televisione: nessun cambio di abito in scene che vanno
montate vicine. "Nella puntata, a un certo punto, mi sposto dal banchetto
per andare nel magazzino. Peccato che quando abbiamo ripreso a girare con
Schrott mi ero cambiata la maglietta. Per un po' non ci siamo accorti poi uno
della produzione ha fermato tutto e mi ha mandato di corsa a rimettermi quella
delle altre scene. Logico che abbiamo perso un po’ di tempo”. Per la gioia dei
tecnici. “Ma no – ride – sono stati pazienti. E’ stata una bella esperienza.
Vedevo la gente che fermava Rubio per strada, ma io sinceramente non lo
conoscevo. Forse anche per questo non ero troppo emozionata”.
Tra chi compare nella
prima parte dell’episodio, prima del trasferimento a Varna per i canederli e in
val di Funes per la sfida a colpi di Gröstl, c’è anche John Diaz con il suo
banchetti del pane in piazza Erbe. “Pensavo fosse una cosa decisamente più
rapida, invece per girare una scena ci abbiamo messo molto tempo. Purtroppo non
ho ancora avuto modo di vedere la puntata, ma mi hanno detto che è ben
riuscita”. In effetti i commenti sui social network sono stati più che positivi
e in molti hanno scoperto con gioia le bellezze naturali e culinarie
altoatesine, non senza qualche risata o sfottò rivolto agli aspetti tirolesi un
filo troppo stereotipati. Nel complesso una vetrina positiva anche grazie alla
simpatia dei nostri chef “di strada”.
Alan Conti
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