Continua a camminare la nuova
stazione di Salorno e la giunta non perde tempo per arrivare a un progetto che
sia definitivo ed esecutivo. Nell’ultima seduta, infatti, sindaco e assessori
hanno messo la firma su una delibera che appare decisamente tecnica, ma in
realtà si rivela estremamente pratica. Il documento, infatti, perfeziona il
comodato d’uso di alcuni spazi della stazione in base a una precisa convenzione
con la Provincia: sono quelli che serviranno per inserire nuovi servizi come un
bar o un tabacchino. “In realtà – precisa il sindaco di Salorno Giorgio
Giacomozzi – è una correzione ad alcune ubicazioni che sulla carta erano
sbagliate”. Un passaggio, però, che è benzina
nel motore di questo progetto ad ampio respiro.
Nei giorni scorsi è stato sondato l’umore dei
pendolari con un questionario preciso e si vede che il primo cittadino ha
voglia di parlare di un progetto che coinvolge moltissimo il paese. Salorno è
terra di mezzo, logico sia anche meta e arrivo per molti pendolari. “Sono
trecento ogni giorno verso Trentino e Alto Adige. Davvero tanti. La nostra
idea, comunque, è di riqualificare la stazione in una doppia dimensione: una
proiettata internamente sui servizi al viaggiatore e una esternamente
nell’inclusione al paese”. Partiamo dallo stretto necessario per i passeggeri.
“I questionari stanno dando delle indicazioni su una richiesta maggiore di
servizi. Significa una sala d’aspetto migliore, la possibilità di prendersi un
caffè, una rivista o i tabacchi. Insomma, né più né meno di quello che si trova
in altri posti analoghi. Chiaramente la riqualificazione degli spazi regala
tutto un altro respiro”. Passiamo all’esterno, al dialogo urbanistico
dell’opera. “Riporteremo la stazione a contatto con il cuore di Salorno –
continua Giacomozzi – attraverso una ciclabile che la avvicinerà moltissimo
all’abitato. Non solo, il nuovo ponte sull’Adige e una futura fermata
dell’autobus completeranno questo percorso di riavvicinamento. Un ruolo
centrale, poi, lo giocherà il bar”. Non sarà, infatti, solo un bancone di
passaggio. “Possiamo proporre delle condizioni estremamente vantaggiose
ottenendo una presenza fissa all’interno della struttura. In questo modo
preveniamo anche i troppi atti di vandalismo degli ultimi giorni. Da un punto
di vista gestionale il modello è quanto viene fatto dal Circolo Aurora alla
stazione di Ora, ma i dettagli sono ancora tutti da definire”. Tempi e costi?
“La speranza è di avere la conferma al progetto entro al fine dell’anno con un
costo complessivo di 950.000 euro, coperto dalla Provincia con 800.000 euro. Un
investimento garantito a suo tempo dall’assessore Thomas Widmann”. Non siete
curiosi di scoprire se il progetto sarà appropriato anche per la nuova giunta
nell’ingarbugliato calderone delle opere in attesa? “In effetti si ridiscute
tutto, ma credo che questa sia un’opera prioritaria per concludere il disegno
di riqualificazione delle stazioni in generale. Non ci aspettiamo nessuna
sorpresa”.
Alan Conti
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