L’Imi slitta e non poteva essere altrimenti. E’ un passaggio
tecnico forzato quello che la giunta comunale di Bolzano ha adottato ieri con
una delibera di modifica al regolamento dell’imposta. In soldoni la scadenza
per il saldo della prima rata si sposta dal 16 giugno al 16 settembre per tutti
e a spiegarne il motivo è lo stesso sindaco Luigi Spagnolli. “A Bolzano abbiamo
circa 50.000 contribuenti che dovranno saldare l’Imi divisi in tre tipologie.
C’è chi ha ricevuto la lettera con l’importo prestabilito, chi l’ha ricevuta
senza l’importo e chi ha scoperto che non deve pagare nulla. Il problema sono i
secondi, 11.000 cittadini, per cui al momento non siamo in grado di determinare
il saldo esatto”. E’ così difficile? “Sì, perché Caaf e commercialisti non sono
dotati di un software che permetta di effettuare questo calcolo in modo rapido.
Si tratta, infatti, di una tassa locale e non nazionale. Non è come la Tarsi,
per capirci, che ha un quadro di riferimento generale”. Tutti, dunque,
rimandati a settembre anche se tecnicamente manca ancora l’approvazione
definitiva del consiglio comunale. Se ne parlerà nella seduta del 10 o del 12
giugno, ma date le circostanze sono da escludere particolari sorprese, se non
altro per mancanza di alternative.
In realtà Bolzano avrebbe
voluto lo slittamento già da tempo. “Lo avrebbe voluto anche Arno Kompatscher –
conferma il primo cittadino – ma nel Consorzio dei Comuni molti miei colleghi
non hanno ritenuto di dare seguito alla richiesta con un decreto provinciale.
Nelle amministrazioni più piccole hanno problemi di liquidità e la desiderano
immediatamente”. Per Bolzano il problema non sussiste? “Si tratta certamente di
somme importanti, ma su un bilancio di circa 300 milioni possiamo permetterci
di attendere tre mesi in più senza particolari scossoni”. La seconda rata dovrebbe poi essere saldata a
conguaglio in dicembre con spedizione del modulo per il pagamento F24 a
novembre.
Ricordiamo che per
quanto riguarda l’Imi sulle prime case di residenza e domicilio all’imposta
dovuta è applicata una detrazione di 558,77 euro. Per i nuclei familiari con
più di due minorenni sono inoltre riconosciuti 50 euro per ogni minore a
partire dal terzo. Molti bolzanini, dunque, ricadranno nella categoria degli
esenti come già comunicato dalle lettere dell’amministrazione inviate nei
giorni scorsi.
Alan Conti
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