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lunedì 2 giugno 2014

Rubio: "Quanto affetto a Bolzano"


Si chiama Gabriele Rubini, ma è noto come chef Rubio. E’ l’ex rugbista appassionato di cucina che ha incollato davanti alla televisione le famiglie con il suo programma “Unti e Bisunti” dove si valorizza il cibo da strada attraverso le sfide con i suoi migliori interpreti. Gente da banchetto, al massimo da trattoria che Rubio affronta sul loro campo armato di un piccolo carretto: grande cucina di popolo. Di popolo è stata anche la sua comparsa a Bolzano per girare la puntata della nuova serie che dal 21 aprile è in onda su DMax (Canale 52 del digitale terrestre) ogni lunedì dalle 22. La puntata altoatesina, in palinsesto il 2 giugno, vede Rubio passare in rassegna le bontà della cucina nostrana dal banchetto del Bratwurst in piazza Erbe fino all’osteria “dei Carrettai” passando per l’ambulante con il pane tipico. Oggi tutto il set si sposta in direzione val di Funes e poi Varna, dove si terrà la sfida vera e propria. Massimo segreto sull’avversario. In ogni caso la sua presenza scatena subito i fan e Facebook si trasforma ben presto in un tam tam, favorito anche dalla sua sostanziale predisposizione al contatto con la gente. Eppure si aspettava di passare più inosservato come Gabriele Rubini che non riconosciuto a ogni angolo come chef Rubio.
“Vero, ammetto di essere rimasto sorpreso dal calore e dall’affetto di questa città. Avevamo fatto un sopralluogo a febbraio, altro clima decisamente. In tutta la giornata, però, sono stato letteralmente sommerso dall’affetto”.
 Che effetto le fa gestire una fama piuttosto repentina?
“Primo ho avuto tanta fame, poi non mi aspettavo certo il cambio di vocale. In realtà sono contento di dedicarmi a una mia passione, poi la popolarità è imprevedibile”.
Parliamo di cibo allora. Cosa le ha fatto leccare le dita qui a Bolzano?
“Mi ha stupito molto il formaggio grigio. Poi potrò sembrare banale, ma lo speck assaggiato qui è davvero un’altra cosa. Purtroppo alcuni alimenti vengono davvero svalutati dalla grande distribuzione. Lo speck in vaschetta non ha nulla a che fare con questo”
Oggi la sfida della puntata: non ci crediamo che nessuno sappia nulla.
“Io davvero avrò l’effetto sorpresa. So che si tratta di un signore che lavora in un maso e arriverà con un trabiccolo simile al mio. Credo sarà divertente”
Senta, lei per la prima volta ha portato in televisione un modo molto “fisico” di rapportarsi con il cibo. Si tocca, si porta direttamente alla bocca, quasi si consuma. Insomma quello che si dice ai bambini di non fare. Infatti i bambini lo adorano.
“Non è una forzatura, è il mio modo di intendere la cucina. Chiaro che se sono ospite a casa di qualcuno non mi metto a mangiare con le mani, ma ammetto che se posso mi piace farlo. L’alimento da strada ha una grandissima tradizione, è basilare e così va vissuto”
Li vede gli altri programmi di cucina?
“Per fortuna no”
Brutta opinione degli chef stellati?
“No, di quelli che non vanno in televisione ho grande rispetto”
E di quelli che ci vanno?
“Non rispecchiano il mio modo di intendere la cucina”
Rubio è così: duro e crudo. Chef da strada.
 Alan Conti

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