Si chiama Gabriele Rubini, ma è noto come chef Rubio. E’
l’ex rugbista appassionato di cucina che ha incollato davanti alla televisione
le famiglie con il suo programma “Unti e Bisunti” dove si valorizza il cibo da
strada attraverso le sfide con i suoi migliori interpreti. Gente da banchetto,
al massimo da trattoria che Rubio affronta sul loro campo armato di un piccolo
carretto: grande cucina di popolo. Di popolo è stata anche la sua comparsa a
Bolzano per girare la puntata della nuova serie che dal 21 aprile è in onda su
DMax (Canale 52 del digitale terrestre) ogni lunedì dalle 22. La puntata
altoatesina, in palinsesto il 2 giugno, vede Rubio passare in rassegna le bontà
della cucina nostrana dal banchetto del Bratwurst in piazza Erbe fino
all’osteria “dei Carrettai” passando per l’ambulante con il pane tipico. Oggi
tutto il set si sposta in direzione val di Funes e poi Varna, dove si terrà la
sfida vera e propria. Massimo segreto sull’avversario. In ogni caso la sua
presenza scatena subito i fan e Facebook si trasforma ben presto in un tam tam,
favorito anche dalla sua sostanziale predisposizione al contatto con la gente.
Eppure si aspettava di passare più inosservato come Gabriele Rubini che non
riconosciuto a ogni angolo come chef Rubio.
“Vero, ammetto di essere rimasto sorpreso dal calore e
dall’affetto di questa città. Avevamo fatto un sopralluogo a febbraio, altro
clima decisamente. In tutta la giornata, però, sono stato letteralmente
sommerso dall’affetto”.
Che effetto le fa gestire una fama piuttosto repentina?
“Primo ho avuto tanta fame, poi non mi aspettavo certo il
cambio di vocale. In realtà sono contento di dedicarmi a una mia passione, poi
la popolarità è imprevedibile”.
Parliamo di cibo
allora. Cosa le ha fatto leccare le dita qui a Bolzano?
“Mi ha stupito molto il formaggio grigio. Poi potrò sembrare banale, ma lo speck assaggiato qui è davvero un’altra cosa. Purtroppo alcuni alimenti vengono davvero svalutati dalla grande distribuzione. Lo speck in vaschetta non ha nulla a che fare con questo”
“Mi ha stupito molto il formaggio grigio. Poi potrò sembrare banale, ma lo speck assaggiato qui è davvero un’altra cosa. Purtroppo alcuni alimenti vengono davvero svalutati dalla grande distribuzione. Lo speck in vaschetta non ha nulla a che fare con questo”
Oggi la sfida della
puntata: non ci crediamo che nessuno sappia nulla.
“Io davvero avrò l’effetto sorpresa. So che si tratta di un
signore che lavora in un maso e arriverà con un trabiccolo simile al mio. Credo
sarà divertente”
Senta, lei per la
prima volta ha portato in televisione un modo molto “fisico” di rapportarsi con
il cibo. Si tocca, si porta direttamente alla bocca, quasi si consuma. Insomma
quello che si dice ai bambini di non fare. Infatti i bambini lo adorano.
“Non è una forzatura, è il mio modo di intendere la cucina.
Chiaro che se sono ospite a casa di qualcuno non mi metto a mangiare con le
mani, ma ammetto che se posso mi piace farlo. L’alimento da strada ha una
grandissima tradizione, è basilare e così va vissuto”
Li vede gli altri
programmi di cucina?
“Per fortuna no”
Brutta opinione degli
chef stellati?
“No, di quelli che non vanno in televisione ho grande
rispetto”
E di quelli che ci vanno?
“Non rispecchiano il mio modo di intendere la cucina”
Rubio è così: duro e crudo. Chef da strada.
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