Inzupparsi d’acqua o combattere con una pendenza. Nei giorni
di pioggia i disabili diretti con la propria auto al Padiglione W dell’Ospedale
di Bolzano devono mettere in conto almeno uno di questi disagi. “E’ inevitabile
– denuncia Enzo Golinelli costretto a frequentare spesso il nosocomio con la
moglie – perché la distribuzione è del tutto senza senso. Non esiste, per
esempio, uno stallo che sia coperto”. In effetti nel piccolo parcheggio che
porta al piano zero su 48 posteggi solo due sono segnati con le linee gialle
(ma senza segnaletica verticale), mentre nell’area grande dietro la fermata dei
bus i posti dedicati sono 13, tutti piuttosto sbiaditi e senza un minimo di
copertura. Tutti in rigorosa pendenza. “Purtroppo per noi le operazioni di
uscita dalla macchina sono più lunghe e complicate. Praticamente impossibili da
fare con un ombrello. Così capita che ci laviamo completamente prima delle
visite e dobbiamo rimanere bagnati per ore”. Il paradosso di tutto questo è che
nel nuovo, splendente e carissimo parcheggio interrato non esiste uno stallo
che sia uno per i disabili. In un ospedale. “Lì sotto sarebbe tutto più
semplice perché potremmo stare coperti e poi muoverci internamente con
ascensori e scale mobili. Si allungano i percorsi, d’accordo, ma sarebbe
comunque un passo avanti”. La motivazione ufficiale dell’assenza di questi
posti è che la gestione è in mano alla “Hospital Parking” che decide in
autonomia. Impensabile, per esempio, provare a scendere e poi chiedere
l’esenzione per disabili: “Una volta per disperazione, sotto il temporale,
abbiamo scelto il garage. Abbiamo dovuto pagare le 4 ore di sosta senza
fiatare”. Ci sarebbero, infine, anche i
posti bianchi in superfice a disposizione ma le dimensioni sono diverse e non
sempre sufficienti per permettere uno spostamento su carrozzella. In ogni caso
questi posteggi, riservati alle persone che riescono perfettamente a camminare,
li hanno posizionati più vicini all’entrata. Con l’ombrello il tratto è più
corto.
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