SALORNO, Salorno continua a guardare in
alto e interrogarsi sulle sue frane. Dopo la doppia chiusura negli ultimi mesi
della Statale 12 per il crollo di materiale pietroso ora arriva la segnalazione
preoccupata di un ciclista della zona. “Passando sulla ciclabile in zona
industriale – scrive Massimo Melchiori, cicloamatore – ho visto dei sassi che
si sono avvicinati pericolosamente alla sede stradale. Secondo me sarebbe il caso
di controllare con dei periti prima che si scriva l’ennesima frase su come si
poteva evitare la tragedia”. A corredo alcune foto di un’area che da tempo
drizza le antenne del Servizio Geologico Provinciale. La situazione, infatti, è
piuttosto ingarbugliata da un tratto stradale che non passa in un punto
appropriato e sui c’è grande curiosità per i tempi di risoluzione
La parete che costeggia l’arteria
poco a sud della Zona Industriale, infatti, continua a dare problemi di
cedimento e l’ultimo crollo evidente è stato nella serata dello scorso 25
maggio. Da lì la chiusura di due giorni, l’ennesima, che ha inviperito molti
abitanti della zona sud, ma anche le aziende che operano su questo territorio.
La soluzione è sempre quella della deviazione del traffico leggero sulla
“Destra Adige” in direzione di Roverè della Luna, non senza qualche mugugno del
paese. La frequenza di questo intoppo viabilistico, comunque, è del tutto
naturale: la parete di roccia, infatti, sarebbe in permanente disequilibrio con
una fessura di una sessantina di metri che si allarga in profondità. I tecnici
della Provincia hanno inserito dei fessurimetri che monitorano istante per
istante la crepa, ma è chiaro che basta un qualche movimento per portare a
valle una fetta di montagna. Non a caso a bordo carreggiata esiste un vallo di
4 metri deputato a raccogliere questo materiale senza correre rischi per le
auto o i mezzi pesanti in transito. In questo momento, però, i massi sembrano
avvicinarsi in modo pericoloso.
Una soluzione, comunque, è già sul tavolo e si
sta districando come un koala nella difficile giungla delle amministrazioni. Il
Comune e la Provincia, infatti, realizzeranno una bretella che bypasserà la
zona a rischio con un costo di 7 milioni di euro complessivi. Il problema, come
sempre, è legato ai finanziamenti, ma Palazzo Widmann stavolta dovrebbe avere
tutte le ragioni per inserire l’opera tra le priorità date le condizioni di
sicurezza. Il sindaco di Salorno Giorgio Giacomozzi, dal canto suo, ha sparso
ottimismo su procedure e tempistiche. “Entro l’estate predisporremo il bando e
assegneremo i lavori per arrivare, sperando di non incontrare intoppi, ad
aprire il cantiere già entro l’anno. Sono sicuro che la Provincia sia convinta
nel portare avanti il progetto dati gli incontri a cadenza mensile che abbiamo
avuto sull’iter preparatorio”. Nell’immediato, però, sarà da gettare lo sguardo
su quei massi già così pericolosamente vicini.
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