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domenica 29 giugno 2014

Salorno, le frane continuano a fare paura


SALORNO, Salorno continua a guardare in alto e interrogarsi sulle sue frane. Dopo la doppia chiusura negli ultimi mesi della Statale 12 per il crollo di materiale pietroso ora arriva la segnalazione preoccupata di un ciclista della zona. “Passando sulla ciclabile in zona industriale – scrive Massimo Melchiori, cicloamatore – ho visto dei sassi che si sono avvicinati pericolosamente alla sede stradale. Secondo me sarebbe il caso di controllare con dei periti prima che si scriva l’ennesima frase su come si poteva evitare la tragedia”. A corredo alcune foto di un’area che da tempo drizza le antenne del Servizio Geologico Provinciale. La situazione, infatti, è piuttosto ingarbugliata da un tratto stradale che non passa in un punto appropriato e sui c’è grande curiosità per i tempi di risoluzione
La parete che costeggia l’arteria poco a sud della Zona Industriale, infatti, continua a dare problemi di cedimento e l’ultimo crollo evidente è stato nella serata dello scorso 25 maggio. Da lì la chiusura di due giorni, l’ennesima, che ha inviperito molti abitanti della zona sud, ma anche le aziende che operano su questo territorio. La soluzione è sempre quella della deviazione del traffico leggero sulla “Destra Adige” in direzione di Roverè della Luna, non senza qualche mugugno del paese. La frequenza di questo intoppo viabilistico, comunque, è del tutto naturale: la parete di roccia, infatti, sarebbe in permanente disequilibrio con una fessura di una sessantina di metri che si allarga in profondità. I tecnici della Provincia hanno inserito dei fessurimetri che monitorano istante per istante la crepa, ma è chiaro che basta un qualche movimento per portare a valle una fetta di montagna. Non a caso a bordo carreggiata esiste un vallo di 4 metri deputato a raccogliere questo materiale senza correre rischi per le auto o i mezzi pesanti in transito. In questo momento, però, i massi sembrano avvicinarsi in modo pericoloso.
 Una soluzione, comunque, è già sul tavolo e si sta districando come un koala nella difficile giungla delle amministrazioni. Il Comune e la Provincia, infatti, realizzeranno una bretella che bypasserà la zona a rischio con un costo di 7 milioni di euro complessivi. Il problema, come sempre, è legato ai finanziamenti, ma Palazzo Widmann stavolta dovrebbe avere tutte le ragioni per inserire l’opera tra le priorità date le condizioni di sicurezza. Il sindaco di Salorno Giorgio Giacomozzi, dal canto suo, ha sparso ottimismo su procedure e tempistiche. “Entro l’estate predisporremo il bando e assegneremo i lavori per arrivare, sperando di non incontrare intoppi, ad aprire il cantiere già entro l’anno. Sono sicuro che la Provincia sia convinta nel portare avanti il progetto dati gli incontri a cadenza mensile che abbiamo avuto sull’iter preparatorio”. Nell’immediato, però, sarà da gettare lo sguardo su quei massi già così pericolosamente vicini.

Alan Conti
 (www.altoadige.it)

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