PISCINA COPERTA. L’opera più impattante, al momento, è la
completa riqualificazione della vasca interna del lido che da anni causa di
infiltrazioni e perdite fastidiose nei locali tecnici. Il Lido esterno è stato
riaperto in anticipo proprio per fare spazio a questo cantiere che dovrà
procedere a ritmi serrati. “Tutta le piastrelle della vasca – spiega
l’ingegnere comunale Georg Gschliesser – saranno smantellate per fare spazio a
una rivestitura inox. L’estetica sarà come quella della piscina olimpionica
esterna, mentre le misure finali saranno 25 metri di lunghezza, 16 di larghezza
con una profondità variabile di 1,40 metri sul lato ovest e 5,12 lato est”.
L’acqua sarà a sfioro e questo comporterà l’innalzamento di 28 centimetri del
corpo piattaforme per i tuffi con allargamento delle pedane per renderlo
omologabile anche per le gare di sincro. Costo dell’operazione 1,15 milioni di
euro. I tempi, qui, sono la vera tagliola perché il 24 settembre tutto deve essere
pronto e infiocchettato vista la chiusura della stagione outdoor il 14. “La
ditta austriaca Berndorf che fornirà il rivestimento – chiude Gschliesser – si
è detta pronta a lavorare anche di notte pur di rispettare la consegna”.
BOCCIODROMO. Poco più in là il bocciodromo si affaccia verso
la pista ciclabile con un sorriso sdentato. In corso, infatti, i lavori di
ristrutturazione del ristorante con la realizzazione di due nuove terrazze e la
sistemazione di tutta la zona antistante. Un intervento da 700.000 euro che
verrà poi riconsegnato alla vecchia gestione a luglio per gli arredi e a
settembre per la nuova inaugurazione. Vicino a dei rendering sufficientemente
poco primaverili , quindi graditi all’assessore Luigi Gallo, vien da chiedere il
perché di un lavoro che nemmeno sfiora le piste da bocce della comunità. “Il
locale è patrimonio del Comune, il gestore paga un canone e se migliora il suo
lavoro migliorano anche le nostre entrate. In ogni caso contiamo di mettere
mano anche alle bocce e al PalaMazzali se possibile” la risposta del
rappresentante di giunta.
PALAMAZZALI. Qui si entra nella dimensione meno certa e più
insicura. L’idea di un rinnovamento rende curiosi, ma il procedimento è
ingarbugliato e la diffidenza appropriata. “Sarebbe bello poter mettere mano in
modo efficace a questo palazzetto, ma ci sarà bisogno di convincere la
Provincia” spiega Gallo. Più netto è il direttore della ripartizione lavori
pubblici Marco Spada: “Solo per una ristrutturazione di quello che c’è ci
vorrebbero 4 milioni, mentre un progetto serio costerebbe sui 10 milioni.
Difficile perché l’amministrazione provinciale non ha mai finanziato impianti
sportivi su Bolzano a parte il Druso, ma si potrebbe collegare il tutto proprio
alla nuova curva per gli spettatori del pallone”.
STADIO DRUSO. L’impianto calcistico, infatti, è in rampa di
lancio progettuale. Dopo Pentecoste l’architetto Ralf Dejaco di Bressanone
riceverà l’incarico per passare dallo studio di fattibilità alla parte più
concreta. Chiare, comunque, le intenzioni dell’amministrazione. “Qui avremo un
sostegno provinciale per un’opera da 4 milioni – continua Spada – che porterà
la capienza a 4.500 spettatori. Verrà cancellata la pista d’atletica,
avvicinato il campo alle tribune e costruita la nuova curva sul lato del lido
da riservare in larga parte ai tifosi ospiti. Verrà rivista anche la “Canazza”
(lato fiume) che oggi ha moltissimi problemi. L’altra curva, come detto,
speriamo di includerla nel progetto del PalaMazzali rendendoli comunicanti”.
Non si partirà fino al 2015 con lavori che dureranno tra i due e i tre anni e
che dovranno convivere con l’attività agonistica. Dovessimo fare il salto di
categoria sul campo non saremmo certo l’unica città a giocare con un cantiere,
ma sicuramente non ci saranno altri stadi dove la curva di casa è destinata
agli ospiti.
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