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lunedì 12 aprile 2010

Blocco Studentesco contro la Riforma


Dopo gli insegnanti prendono posizione anche gli studenti schierandosi a difesa degli Istituti Tecnici e Professionali, minacciati dalla Riforma Gelmini che in Alto Adige verrà applicata il prossimo anno. E’ questo il senso della manifestazione intitolata “La Riforma la facciamo noi, giovinezza al potere” e promossa dall’associazione “Blocco Studentesco”, storicamente orientata verso la Destra Sociale. Partiti da piazza IV Novembre i manifestanti, non più di una cinquantina, sono infine approdati sotto Palazzo Widmann per far sentire la propria voce a chi è chiamato a gestire la patata ardente dell’imminente Riforma del ciclo della scuola superiore, ovvero l’assessore provinciale alla scuola italiana Christian Tommasini. Mirko Gasperi, organizzatore della manifestazione, ha le idee chiare: “L’accorpamento degli Istituti Tecnici e Professionali, che mette in pericolo in particolar modo le scuole Galilei e De’Medici a Bolzano, è uno sbaglio e un danno enorme per la realtà altoatesina, dove questo tipo di formazione è basilare. Intendiamo, quindi, far sentire la nostra voce con chi dovrà decidere”. Decisioni ufficiali, in realtà, non sono ancora arrivate. “Certo, però l’assessore Tommasini non ha ancora fornito adeguate rassicurazioni e l’esempio di Trento, dove gli Istituti sono stati soppressi, non è incoraggiante. Gli stessi insegnanti, oggi in sciopero con la Cgil, hanno espresso la propria preoccupazione e ci piacerebbe coinvolgere in questa protesta pure altre organizzazioni studentesche, anche di orientamento politico diverso dal nostro come gli “Studenti Consapevoli”. Pochi , in questo senso, gli spiragli lasciati aperti dal coordinamento di “Alternativa Studentesca” , in orbita Pdl e destra moderata. Per bocca del presidente provinciale Alessandro Bertoldi l’associazione prima apprezza “i toni propositivi adottati da “Blocco Studentesco” che ha condotto una manifestazione costruttiva, senza lasciarsi andare alla sola critica di tutto” poi stigmatizza i motivi della protesta. “Non condividiamo – continua Bertoldi - la posizione, la richiesta e i principali contenuti dell’iniziativa e non avvertiamo, in questo senso, alcuna seria motivazione per la quale l’Alto Adige debba essere esentato dalle disposizioni previste dalla Riforma”.

2 commenti:

  1. Bellissimo, grazie Alan, un peccato che l'hanno tagliato! ;-) Devo parlare con sta "gente"... non capiscono un cazzo... ;-)

    Alessandro Bertoldi

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  2. L'importante è che da qualche parte esca ;)

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