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sabato 10 aprile 2010

Festa d'addio a via Manci, domani (oggi, ndr) il liceo Classico riprcorre il suo passato


Alto Adige — 09 aprile 2010 pagina 28 sezione: AGENDA

BOLZANO. Solitamente le feste si fanno per le inaugurazioni, ma nessuno vieta che pure una demolizione possa ricevere i giusti onori. Nasce così la festa “Lic’Ero” che andrà in scena domani nell’ormai ex sede del Liceo classico “Carducci” in via Manci. E’ di pochi giorni, infatti, il trasloco della scuola nella vicina via Longon, all’interno dell’edificio occupato prima dal pedagogico (fu magistrale) “Pascoli”, e tanto basta per stringere il cuore a chi nella vecchia struttura ha passato il quinquennio che porta alla maturità. In via Manci, dunque, studenti, dirigenti, docenti e personale di oggi e di ieri si apprestano a salutare aule e stanze che per anni li hanno ospitati. Più che un addio, comunque, è un arrivederci visto che nel giro di tre anni l’edificio verrà ristrutturato per tornare ad ospitare il “Carducci”, stavolta in via definitiva. Ma è evidente che, se pure la localizzazione “geografica” rimarrà la stessa, con un edificio scolastico costruito ex novo, nulla ci sarà più di quello che tanti liceali hanno visuto fra le mura del “loro” classico. «Si tratta di una precisa richiesta - precisa la dirigente Carmen Siviero - arrivata dagli alunni, soprattutto quelli che hanno lasciato il liceo da qualche tempo. Si tratta, quindi, di un’occasione per festeggiare da una parte l’aspetto affettivo di chi in via Manci ha intrecciato amori, amicizie con la formazione scolastica e dall’altra una tappa importante nella storia di un istituto storico della città». Già, perché il “Carducci” era di stanza in via Manci “solo” dal 1972: «Prima - riprende Siviero - c’è stata la storica sede di piazza Domenicani, istituita già negli anni Venti. Oggi contiamo 620 alunni distribuiti in 31 classi, con una proiezione di 650 per il prossimo anno scolastico». Fitto il programma della festa. Si parte alle 8, classico orario scolastico, con l’apertura dei laboratori di storia e poesia, cinema e documentazione, musica, teatro e danza e grafica. Tutti, ragazzi ed ex alunni, potranno così dare libero sfogo alla creatività. Alle 10.30 ci sarà la visita alle realizzazioni e alla mostra di foto e documenti, con tanto di intrattenimento di ex alunni e docenti divisi per annate e classi. Alle 11.30 tutti in aula magna per i saluti e i discorsi dell’assessore provinciale alla scuola italiana, Christian Tommasini, della sovrintendente Nicoletta Minnei e del sindaco Luigi Spagnolli, peraltro anche lui ex carducciano. Alle 12 pausa con aperitivo in cortile, per poi ritrovarsi alle 14 con la proiezione delle pellicole girate nei decenni dalle classi liceali. Alle 16 spazio alla musica offerta dai gruppi misti di ex allievi, mentre alle 18 suonerà l’ultima campanella con i saluti. Nel pomeriggio è prevista anche la diretta Rai sotto la supervisione del caporedattore Maurizio Ferrandi, altro cuore carducciano. La festa è finanziata in parte dagli enti pubblici e, particolare curioso ma che dice ancora quanto affetto lega chi ha studiato in quel liceo alla propria scuola, in parte da donazioni degli stessi ex studenti: «La scuola - precisa a questo proposito la dirigente - non ha dovuto sborsare nemmeno un euro». Il tutto, logicamente, si svolgerà all’ombra dell’ormai noto dipinto a muro realizzato da Senesi che, non a caso, campeggia sulla copertina del flyer di presentazione dell’evento. Fra tre anni ci sarà ancora, per la festa, questa volta sì, dedicata all’inaugurazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti

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