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lunedì 26 aprile 2010
Il Pascoli: non siamo vandali
Alto Adige — 23 aprile 2010 pagina 14 sezione: CRONACA
BOLZANO. «Siamo offesi, stupiti e nauseati da una situazione che si trascina già da troppo tempo». Dirigente, professori e studenti del liceo «Pascoli» non ci stanno a passare in meno di tre mesi da «risorsa per il quartiere» a «manipolo di vandali e maleducati». Dopo l’episodio che martedì ha coinvolto la polizia municipale, allertata dai residenti del condominio di fronte alla scuola per presunti imbrattamenti, adesso spunta un dossier della discordia. E’ la stessa dirigente Laura Canal a mostrarcelo. «Il 30 marzo Thomas Zucchiati, amministratore del “Cristall Residence” in via Deledda 9, esattamente davanti al nostro istituto, ci invia una missiva che ci ha offeso e lasciato sbigottiti». Nella lettera, infatti, viene riportato il malcontento di alcuni residenti per la «scia di sporcizia e rumore» lasciata dai ragazzi all’inizio e alla fine delle lezioni. Non solo, si prospetta addirittura la possibilità di innalzare un muro divisorio che impedisca agli studenti di sedersi sul muretto, di proprietà privata, davanti al condominio. Il tutto corredato da alcune istantanee che riprendono cinque giovani che parlano e fumano sul muretto e, sullo sfondo, lo sciamare delle classi fuori dall’istituto. Per la verità nulla di particolarmente illecito «al di là - risponde Canal stizzita - di alcune auto parcheggiate dove non dovrebbero stare». Un documento, comunque, che ha innescato la tensione tra “vicini di casa”. «Per questo ho invitato subito i residenti per una “riunione condominiale” nel mio ufficio. Cercavo di rasserenare gli animi, ma qualcuno si è persino permesso di alzare la voce». Martedì la goccia che ha fatto traboccare il vaso con la chiamata ai vigil. Quali sono, però, i motivi degli screzi nelle ultime settimane? «Prima si lamentavano dei mozziconi - risponde la dirigente - così ho fatto installare delle sabbiere vicino ai portoni. Adesso gli stessi posacenere non vanno bene perché dicono che invito i ragazzi ad andare a fumare proprio sotto i loro balconi. Non accettano, inoltre, il vociare e le bici in disordine nella nostra zona privata, dove peraltro parcheggiano pure le loro auto senza autorizzazione. Senza contare le accuse d’imbrattamenti mai corroborate da prove. L’altro giorno, infine, abbiamo sfiorato il ridicolo: persino i vigili si sono messi a ridere, costernati». Tornano sulla vicenda pure i ragazzi accusati di sporcare e scrivere sui muri durante la colorazione di alcuni bidoni-percussione da utilizzare al Festival Studentesco. «Siamo rimasti allibiti - spiega David Pernter - perché avevamo steso i giornali per terra ed io stesso stavo spazzando dei residui di plastica. Si sta esagerando». Stesso tono per il responsabile interno del Festival Omar Laaraiche: «Sapevamo già della situazione quindi siamo stati ben attenti a non fare rumore. La dirigente, per di più, era venuta a controllare che tutto fosse in ordine. Certo, se il limite di sopportazione è il sibilo di uno spray siamo messi male». «Ci sentiamo offese perché mai ci sogneremmo di metterci a scrivere sui muri», dicono in coro Giulia Ravelli e Hafi Ferdaous. «Persino i vigili - ammettono Yuri Trentini e Samuel Storari - ci hanno detto di andare avanti». Durante la pausa di ieri i ragazzi hanno voluto mostrare al resto dell’istituto l’esibizione incriminata: un brano per percussioni studiato dal professor Michele Vurchio, ex batterista dei “Camaleonti”. «Un pezzo - spiega - che ha anche una sua precisa valenza didattica. I ragazzi non erano lì a pitturare per passare il tempo, ma stavano svolgendo un’attività formativa». Ieri sono circolate per la scuola le fotocopie dell’articolo pubblicato sull’Alto Adige, scatenando il disappunto. «Spiace - conclude la dirigente - perché a noi piacerebbe poter lavorare con il quartiere e offrire le nostre potenzialità alla crescita di Firmian. A queste condizioni, però, non ci stiamo». © RIPRODUZIONE RISERVATA - Alan Conti
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