In queste ore fioriscono le sfide e gli
scenari del 2014 tipici dell'alba del nuovo anno. E' di pochi giorni
fa, però, un documento che permette di guardare ben più in là,
addirittura al 2018, e si chiama “Accordo di coalizione per la
formazione della giunta provinciale”. Pd e Svp si sono spellati le
mani nel applaudirlo e nel dichiararsi fermissimi nel rispettarlo.
Prendendo i partiti in parola proiettiamoci idealmente nel 2018.
Prima di tutto abbiamo un nuovo
Statuto, riformato da circa tre anni che garantisce un maggiore
rispetto delle minoranze e più competenze. Tra queste ecco
l'autonomia primaria per la scuola: siamo noi a gestire e scegliere
tutto e non a caso sono aumentati di molto gli scambi tra istituti
delle due diverse lingue. Nelle classi ormai spopola il Clil, ma la
madrelingua è caposaldo fermo. Il tutto senza aumentare i carichi
orari di un'ora perchè tutte le nuove norme sono previste in armonia
con la legge famiglia quindi non si può elevare il tempo scuola. Ah,
abbiamo anche riformato il calendario e la settimana Sharm per tutti
è un ricordo. Per i più piccoli sono cresciuti gli asili, per i
ragazzi c'è finalmente una consulta funzionante e ascoltata e il
patto generazionale ha facilitato l'ingresso nel mondo del lavoro.
Chiaramente non a scapito degli over 50 che usufruiscono ormai
regolarmente del long life learning. D'altronde non può essere
altrimenti con le aziende con meno carico fiscale, il parco
tecnologico ad aiutarle e meno contributi a pioggia. Ha funzionato,
dunque, il potenziamento degli istituti tecnici senza far perdere di
qualità i licei. Se tutto è andato al passo con i tempi ci
concediamo di lasciare il patentino immutato, ma tanto anche gli
stranieri conoscono bene una lingua e discretamente l'altra. Tutto
intorno si costruisce sul costruito senza toccare il verde, gli
alloggi Ipes sono più piccoli e controllati regolarmente, le valli
ripopolate e Bolzano più raggiungibile con le nuove gallerie. Se
dovete stare male meglio farlo seriamente perchè la degenza è
sempre più rara, ma tranquilli che gli ospedali rimangono sette.
Finalmente, infine, il nostro aeroporto ha una dimensione di dignità
con il nuovo piano strategico.
Bene, ora possiamo tornare nel 2014 e
arrivare all'ultima pagina di questo viaggio dove i partiti di
governo lasciano aperta la porta a nuove e ulteriori idee da
sviluppare nel cammino. Non serve l'astrologo per capire che ci si
acconteterebbe della metà delle promesse che esistono già.
Alan Conti
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