Un
gesto o un oggetto minimo per rovesciare le consuetudini quotidiane,
le certezze e i piccoli appigli, tantissimi, che contraddistinguono
la routine e l'abitudine. E' la sorpresa e il contropiede artistico,
dunque, la cifra stilistica che contraddistingue l'esposizioine di
Ceal Floyer che oggi viene inaugurata inaugurando il 2014 al Museion.
Ironia e consapevolezza dell'assurdo nei dodici lavori proposti da
questa artista britannica di nascita e berlinese di adozione. Come
“Blick”, opera realizzata appositamente per Museion che solo con
l'applicazione di alcuni angoli adesivi per fotografie alle vetrate
capovolge nettamente il gioco di visioni interni/esterni che
caratterizza l'edificio.
Attenzione
ai titoli delle opere e ai tanti inganni che Floyer dissemina nel
padiglione. Prendiamo “Drop”: un video dove di vedono delle gocce
pronte a cadere e che, infine, non cadono mai. La contraddizione
delle certezze e la capacità di mettere e mettersi in discussione.
Un allestimento che è insegnamento.
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