In principio c'era lo sci, poi qualcuno
in Norvegia negli anni '30 durante un allenamento deve aver saltato
su una gobba di neve e si deve essere accorto che farlo non era solo
molto divertente, ma permetteva anche una decisa espressività
artistica. Così è sbocciato il freestyle, disciplina olimpica
dall'edizione di Albertville, in Francia, nel 1992. Inizialmente,
negli anni '70 la disciplina era sostanzialmente senza regole e
piuttosto rischiosa: negli Stati Uniti veniva identificato con il
nomignolo di “Hot Dog”. Nel 1979 la Federazione Internazionale
stilò delle regole e la tirò dentro le discipline agonistiche, ma
per le Olimpiadi, come detto, bisognerà attendere altri 13 anni. Ad
Albertville il programma prevedeva solo le gobbe ovvero uno discesa
su una pista composta da diverse gobbette con due salti fondamentali.
Si valutano velocità discesa, difficoltà del salto, qualità e
difficoltà delle mosse aeree. A Lillehammer 1994 ecco entrare nel
programma i salti che vengono effettuati su veri e propri trampolini.
Qui gli atleti sviluppano anche salti mortali e figure prima
dell'atterraggio e la giuria valuta ogni singola esecuzione.
Recentissima, di Vancouver 2010, l'inclusione della specialità ski
cross nel programma olimpico dove più atleti scendono
contemporaneamente su un percorso di salti, dossi e curve
paraboliche: vince chi impiega minor tempo attraverso vari turni di
qualificazione fino alla finale. Attenzione perchè a Sochi arriverà
fresco fresco di introduzione olimpica anche l'half pipe dove gli
atleti scendono lungo un percorso a forma di cilindro tagliato a metà
cercando di infilare il maggior numero di acrobazie. Il poker a
cinque cerchi è quindi a forte gradazione di spettacolo. Nel
medagliere complessivo di queste discipline dominano gli Stati Uniti
con 5 ori, 5 argenti e 4 bronzi: totalmente assente l'Italia. A
cercare il battesimo medagliato saranno in quattro: Silvia Bertagna,
Markus Eder, Giacomo Matiz e Deborah Scanzio. I primi due sono
altoatesini: Bertagna, nata a Bressanone ma residente a Ortisei è
stata la prima donna a centrare un podio nella disciplina slopestyle
a Gstaad lo scorso 18 gennaio e arriva a Sochi sull'onda
dell'entusiasmo, mentre Eder è di Brunico e come miglior risultato
stagionale ha un tredicesimo posto, sempre a Gstaad.
Calendario alla mano le medaglie per le
gobbe femminili si assegneranno la sera dell'8 febbraio, quelle
maschili il 10, salti il 14 e il 17, halfpipe il 18 e 20 mentre il 21
si chiude con lo skicross. Saltando su quella gobba, quel norvegese,
aveva anche visto lontano.
Alan Conti
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