E' la sublimazione della fatica, il
ciclismo delle nevi e l'epica di chi resiste. Alle Olimpiadi
invernali lo sci di fondo è un romanzo e non a caso è un simbolo
dei giochi innevati essendo presente addirittura dal 1924.
Naturalmente fitto per la disciplina è il programma di Sochi 2014
che per il fondo si aprirà già sabato con lo skiathlon donne e il
domenica con gli uomini. Nato dalle corse dei cacciatori sulla neve
lo skiathlon prevede 15 chilometri a tecnica classica, ovvero con gli
sci paralleli, e altri 15 a tecnica libera (la classica “pattinata”
per intenderci). L'11 febbraio è la volta dello sprint maschile e
femminile, ovvero batterie su un percorso breve tra il chilometro e
il chilometro e mezzo che vede trionfare chi arriva per primo al
traguardo. Il 13 febbraio ecco la 10 chilometri femminile mentre il
giorno dopo i colleghi maschi si cimenteranno sulla 15 chilometri. 15
e 16 febbraio sono dedicate alle gare a squadre chiamate “team
event” dove conterà l'alchimia e la voglia di soffrire uniti. Il
19 ecco lo sprint a coppie a tecnica classica sia maschile sia
femminile. Chiusura con le grandissime distanze, le più sentite
nell'immaginario comune ovvero la 30 chilometri femminile e
addirittura la 50 chilometri maschile. Nel medagliere totale di tutti
i tempi brilla la Norvegia con 30 ori, 34 argenti e 24 bronzi.
L'Italia è sesta con 9 ori, 12 argenti e 13 bronzi. Folta la
pattugli altoatesina che andrà all'attacco delle medaglie. Si parte
con Debora Agreiter di La Villa in Badia pronta a giocarsi le sue
carte nella 30 chilometri a tecnica libera, mentre il 31enne di
Riscone di Brunico Roland Clara ha esperienza e classe da vendere ma
dovrà recuperare da un fastidioso e inopportuno infortunio. Da Santa
Cristina in val Gardena arriva David Hofer, specialista dello sprint
non troppo brillante durante la stagione e in cerca di riscatto
russo. Chiude il poker altoatesino l'esordiente venticinquenne
Dietmar Noeckler, anche lui di Brunico, amante della tecnica classica
e sicuro componente della staffetta.
Ci sarà da soffrire, anche nel fare il
tifo.
Alan Conti
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