Sicuri
che ai cittadini interessi veramente frequentare le urne con una
certa periodicità? I primo dati sull'affluenza emessi dall'ufficio
elettorale provinciale sembrano, paradossalmente, sconfessare lo
stesso oggetto del referendum confermativo: la democrazia diretta.
Alle ore 11 il dato parziale è impietoso: 5,5% con poco meno di
22.000 elettori. Lo stesso trend previsto per il pomeriggio senza
grandi scarti. Con la legge Svp, per dire, 22.000 firme non sarebbero
nemmeno sufficienti a proporlo un referendum. L'astensione, questa
volta, assume contorni ancora più generali se si considera che i
valori bassi sono spalmati su tutti i comprensori in modo abbastanza
uniforme con Bolzano e Merano perfettamente nella media territoriale.
Non sono gli italiani, questa volta, i principali indiziati: o
meglio, non sono solo gli italiani ad avere lasciato finora la scheda
elettorale nel cassetto. Eclatante, per esempio, il valore che sbuca
dal seggio 27 della scuola “Archimede” di Bolzano: 38 votanti su
945, una miseria. La particolarità, però, è che questa
consultazione è priva di quorum quindi comunque una decisione verrà
presa, seppur da una minoranza. Resta da capire, dunque, se nelle
prossime ore ci sarà una poco prevedibile accelerata e, sopratutto,
resta da capire quando davvero possa interessare lo strumento della
consultazione. Per decidere di decidersi bisogna anche decidersi a
farlo, senza aspettare che te lo dica un giornale o la tv.
Alan Conti
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