La bassa affluenza alle urne di oggi ha
scatenato un vero e proprio putiferio politico ancora prima di
chiudere la votazione. Volano basse, sopratutto nel campo della
sinistra. E' abbastanza significativa, per dire, la presa di
posizione dei Comunisti Italiani che con il loro rappresentante Carlo
Carlini assestano un colpo basso al referendum in generale giudicato
come “strumento per solleticare la pancia degli elettori che viene
invocato a causa di una sostanziale crisi delle assemblee elettive e
delle organizzazioni sindacali riducendo tutto al singolo. Dovrebbe
essere un'arma estrema perchè la chiamiamo democrazia diretta ma
finisce con l'essere la negazione della stessa democrazia”. Linea
vicina a quella dei Comunisti è quella seguita dal consigliere
comunale Psi Claudio Della Ratta che non vede la differenza tra temi
in cui decide una rappresentanza politica e temi dove tale scelta
viene demandata a un comitato promotore. Compare, poi, una difesa del
sindaco Luigi Spagnolli e il suo endorsement: “E' un rappresentante
politico e come tale ha delle idee. Non è mica un presidente di un
tribunale”.
Intanto tutti i promotori e molti
cittadini continuano a sfruttare i social network per invitare a non
disertare le urne perchè tra le due posizioni di questo voto c'è
spazio per qualsiasi sfumatura sul concetto di referendum. Intanto si
chiacchiera più di quanto non si voti.
Alan Conti
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