Un pensiero veloce e poco più. Appena
il tempo di riflettere su una possibile riapertura di viale Trento
per alcune categorie di artigiani che già l'ipotesi è tramontata.
La proposta era arrivata al sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli da
parte del presidente di Cna Claudio Corrarati nei nostri studi
durante la trasmissione “Punto Economia” e il primo cittadino si
era detto possibilista. Assai meno lo è la Commissione Mobilità
Comunale che ieri in Consiglio ha riproposto tutte le perplessità
del direttore dell'ufficio mobilità Ivan Moroder. “Viale Trento –
si legge nella relazione – deve rimanere una corsia sgombra per le
linee del bus 10 e 7 che piegano dal sottopasso ferroviario e trovano
tutto sgombro”. A parte le logiche di trasporto pubblico ci sono
anche quelle di controllo dei flussi. “Il semaforo di ponte Loreto
per piazza Verdi viene oggi tenuto con tempi lunghi per permettere un
maggiore deflusso dalla zona Mayr Nusser: riaprendo viale Trento
dovremmo accorciarlo con la conseguenza di intasare, con ogni
probabilità, via Marconi”. Non contemplata l'ipotesi che proprio
alcune vetture che oggi passano per via Marconi possano, invece,
immettersi su viale Trento. Viale Trento, poi, vuole continuare a
poter essere considerata valvola di sfogo per i giorni duri di
Mercatino o durante alcune manifestazioni: poi capita si blocchi la
galleria del Virgolo e non si riapra. L'ultimo rilievo, che di fatto
mette una pietra tombale sull'iniziativa, è legato alla discrezione
dei permessi: “perchè gli artigiani sì e gli agenti di commercio
no?” ci si chiede. Una domanda che rimarrà poco più di un
pensiero che non salterà mai quella transenna.
Alan Conti
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