Diciamocelo chiaro: con buona pace di
Bruno Vespa se a Sochi non ci fosse stato l'Alto Adige la spedizione
azzurra sarebbe stata una Waterloo anziché un tiepido brodino. Se a
livello nazionale, infatti, possiamo parlare di Olimpiade sotto
l'asticella della soddisfazione per la mancanza di un oro come non
accadeva dal 1980 e per la carenza di varietà tra i campioni, sul
fronte altoatesino i sorrisi sono molto più ampi. Si può, infatti,
parlare di bilancio più che positivo per gli atleti della provincia
in un'edizione russa che ha visto andare a medaglia i più attesi e
sbocciare due belle sorprese. Nel tirare le somme bisogna essere
sinceri e, oltre ogni meraviglia delle loro differenti storie, i
bronzi olimpici di Armin Zoeggeler e Carolina Kostner erano
ampiamente attesi. Seppur con difficoltà, infatti, ci si attendeva
una carica ancora prorompente dal portabandiera e un acuto dalla
gardenese sempre con le gambe tremolanti alle Olimpiadi prima della
maturità russa. Ha lasciato tutti a bocca aperta, invece, Christof
Innerhofer che ha scritto il suo capolavoro nell'argento di discesa:
senza nulla togliere alle altre probabilmente la medaglia di maggior
prestigio della spedizione. Il bronzo di Supercombinata è stata una
sorpresa sulla sorpresa perchè ottenuto grazie a una magnifica
prestazione nella manche meno attesa. Non vogliamo nemmeno pensare a
cosa sarebbe potuto accadere senza la scivolata in Super G.
Improvviso e bello anche il bronzo della staffetta mista del
biathlon: Dorothea Wierer, Karin Oberhofer, Dominik Windisch e Lukas
Hofer hanno scritto una gioia sportiva, ma anche educativa. Il
trionfo della squadra oltre ogni genere. Insomma, se l'Italia si deve
preoccupare di avere 8 medaglie di cui 5 condensate in soli due
atleti grazie alla splendida Arianna Fontana, l'Alto Adige può
guardare con fiducia anche ai diversi quarti posti e alle prestazioni
sfortunate come la caduta di Visintin nello snowboard. Operando i
conti della serva, comunque, il medagliere altoatesino recita 1
argento e 4 bronzi, quello di tutto il resto dell'Italia 1 argento e
1 bronzo: nettamente superiore. Non ditelo a Sven Knoll.
Alan Conti
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