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mercoledì 12 febbraio 2014

Si dimette Frena: "Baratto orrendo"

“Ha una lingua che affetta”. Durante la conferenza stampa tradizionale di giunta il sindaco Luigi Spagnolli definiva così l'oratoria del segretario Antonio Frena. Dopo pochissimi minuti è lo stesso Frena a dare conferma della sua descrizione infilando un “ex” davanti alla sua carica di segretario in scadenza e vergando parole pesantissime a corona delle sue dimissioni. Il motivo scatenante è l'elezione in consiglio provinciale di Roberto Bizzo nella Commissione dei Sei: evidente contrappeso della sua mancata carica di assessore regionale. Bene, uno scambio che a Frena non è piaciuto per nulla tanto da sottolinearlo in modo durissimo. “Tutti ricordano l'andamento delle recenti trattative con l'impegno per l'assessorato regionale su cui tanto si è speso il vice Carlo Costa”. Fronti di discussione che a Frena non entusiasmavano più di tanto visto che poi riferisce di “averne parlato anche troppo, in maniera poco onorevole, a dispetto delle vere questioni programmatiche”. Uno scambio che presta il fianco del Pd alle accuse di mercanteggio di poltrone: “Accuse da cui è difficile difendersi – scrive Frena – accuse che infangano tutto il Pd. Si poteva uscirne elegantemente rifiutando la logica del baratto orrendo che costa, inoltre, la perdita di un tecnico di valore come Alberto Zocchi”. Un atteggiamento che porta Frena a scoperchiare la sua opinione su molti compagni del partito “autori di capricci mai sazi che nel partito contano più dei meriti. Un atteggiamento incompatibile con la mia idea di partito e che, quindi, seppur simbolicamente data l'imminente sostituzione, mi impedisce di guidarlo”. La firma è altrettanto al curaro dato che Frena si dichiara segretario e, tra parentesi, non fantoccio.
Il Pd descritto da Frena, dunque, è quello di un partito incapace di imporsi in sede di trattativa e dove la meritocrazia è sotterrata: tutte tendenze che, di certo, non saltano fuori in un giorno. Se questa è la direzione presa dalla nave del Pd resta da capire come il segretario, che ne è di fatto il timoniere, si sia accorto di una rotta orrenda solo alla della attraversata.

Alan Conti

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