Del tavolo, per ora, c'è solo
l'antipasto. E' andato in scena oggi il primo incontro istituzionale
tra il presidente della Provincia Arno Kompatscher e il sindaco di
Bolzano Luigi Spagnolli. Una presa di contatto in vista di
quell'organo di incontro permanente tra Provincia e Comune che sarà
istituito sotto preciso mandato dell'accordo di coalizione. Oggi,
però, il primo ciak di un film che vorrebbe il capoluogo più tra i
protagonisti rispetto alla bella scenografia di qualche anno
addietro. Subito primo cittadino e Landeshauptmann hanno affrontato
temi sensibili come l'aspetto finanziario della gestione fiscale
passata per le mani provinciali, ma anche tematiche culturali e
ambientali. Probabile, forse auspicabile, che ci sia posti anche
delle domande sull'inceneritore e i suoi destini. Di sicuro non si è
sorvolato sullo sviluppo dell'areale ferroviario con Kompatscher
parecchio interessato all'armonizzare anche le esigenze di Palazzo
Widmann nel progetto di riqualificazione complessiva. I palazzi
provinciali, peraltro, in questa situazione sono anche vicini di casa
in senso fisico. “Già in fase di progettazione – dice
Kompatscher – vanno fatte queste riflessioni. Lo specifico gruppo
di lavoro all'orizzonte si muove anche nella direzione di concertare
in anteprima le svolte comuni per evitare e appianare subito
qualsiasi incomprensione”. Un passo in avanti deciso su un terreno
che il predecessore Luis Durnwalder non aveva mai voluto nemmeno
tastare. Soddisfatto anche il sindaco, sostenitore di peso nella
corsa alle provinciali di Kompatscher, che ha definito il colloquio
“molto franco e foriero di buone collaborazioni future”.
Il Landeshauptmann, poi, si è anche
diretto nella sede dell'Unione Commercio e Turismo per affrontare
alcune tematiche calde sul fronte commerciale. Nonostante il siluro a
Thomas Widmann in giunta l'ex sindaco di Fiè dimostra di avere ben
vivo il suo spirito negli orizzonti che regolano il commercio
altoatesino ribadendo la necessità provinciale di riprendere
competenze su alcuni aspetti cruciali come le limitazioni in zona
produttiva e gli orari d'apertura. Potesse, insomma, tornerebbe
volentieri al protezionsimo ante Monti. Per aprirsi alla concorrenza
e al mondo, in fondo, c'è già l'aeroporto.
Alan Conti
Nessun commento:
Posta un commento