Ogni giorno arriva sulla nuca un
qualche dato negativo sul lavoro: così, talvolta, è bene cercare
altre prospettive per tirare un sospiro di ottimismo. E' quello che
ha fatto lo studio Sparks&Honey che, ripreso da Riccardo Luna su
Repubblica, ha stilato una ipotetica lista dei nuovi lavori che da
qui a trent'anni potrebbero crearsi. Impieghi che oggi si intuiscono
e domani potrebbero essere la chiave del successo: da guardare,
quindi, con curiosità specie se i vostri occhi sono giovani. Alcuni,
onestamente, paiono viaggi di fantasia ma immaginatevi la faccia
della maggior parte delle persone se nel 1984 aveste parlato di web
designer. Spazio, dunque, allo speculatore di bitcoin, una valuta
virtuale utilizzata sul web che permette di acquistare oggetti, al
creatore di start-up, al masterchef chimico per la creazione di una
cucina del tutto futurista oppure al tecnico di stampanti 3D perchè
proprio la creazione di oggetti da dove oggi escono documenti pare
uno degli sbocchi più certi, come insegnano anche al Muse di Trento.
Non è finita qui perchè di strettamente legato alla rete potrebbe
essere utile un web archivista che si sappia districare nella valanga
di informazioni, ma anche lo specialista di crowfunding per chi ha
idee ma non soldi oppure, un filo macabro ma serio, il manager di
profili da social delle persone appena morte per il commiato e la
cancellazione. Se poi vi sembra tutto troppo virtuale ecco che
potreste specializzarvi nella disintossicazione digitale per
riportare le persone a una buona dose di sana realtà. Non tutto,
comunque, è legato ai computer perchè il contadino urbano, in
ambito agricolo e urbano, diventerà sempre più richiesto per curare
gli orti urbani e i giardini verticali. E' il futuro, forse nemmeno
così lontano: se Benko dovesse farcela, per dire, sicuramente andrà
a caccia di contadini urbani per tutti quei giardini pensili
particolari. Non facciamoci trovare impreparati.
Alan Conti
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