Difficile che nella strumentazione di un medico rientri il bavaglio eppure Mario Tagnin sembra ritrovarsene uno molto vicino nella denuncia che affida al suo profilo Facebook. "Aria di censura in azienda sanitaria - l'incipit abbastanza chiaro - la direzione amministrativa vuole avviare un procedimento disciplinare nei miei confronti per aver informato (con il mio tablet personale e dalla mia caselle elettronica personale) i quotidiani "Alto Adige" e "Corriere dell'Alto Adige" sulla volontà di trasformare sempre più i medici in burocrati bilingui. Si tratta di una ulteriore circolare che imbavaglia i dipendenti, eccetto rappresentanti politici e sindacali. Peccato che ci si dimentichi che sono anche consigliere comunale". Nessuno si azzardi, insomma, ad aprir bocca o penna con i giornalisti che non sia mai che si alimenti qualche critica. Silenziatore acceso da parte dei dirigenti che a farsi la guerra sui media, come dimostra il polverone su primariato e organizzazione del reparto di Medicina, sono già bravissimi da soli.
Alan Conti
appena ho letto quella circolare sono rimasto esterefatto. Spero che ne parleremo, comunque oltre che medici siamo anche cittadini e abbiamo tutti i diritti, con i doveri che ci vengono dal segreto professionale e dalla privacy, di parlare di tutto anche dei problemi dell' Azienda
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