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lunedì 8 agosto 2011
Colazione in panificio Ai bolzanini piace, i baristi protestano
di Alan Conti
BOLZANO. Colazione e pranzo? In panificio. È questo il nuovo trend che si sta sperimentando con successo nelle strade del Centro. Da Franziskaner in via Bottai fino a Hackhofer all'angolo via Piave/via Delai, passando per la polivalente Bergdorf, tutti affiancano alla classica offerta di pane, spazi e prodotti adatti per un pasto. Tutto lecito, purchè non venga effettuato servizio il che richiederebbe, per esempio, la presenza di una toilette. Evidente, comunque, che la novità non strappi grandi sorrisi tra baristi e ristoratori che non esitano a definire la mossa come "autentica lotta di sopravvivenza". Il cartello esposto davanti alla macchinetta del caffè di Franziskaner è eloquente e recita "Caffè da asporto". In verità i tavolini e gli sgabelli nell'angolo, ornati di vari giornali, lasciano intendere che la maggior parte delle consumazioni non avviene troppo lontano dalla panetteria. Il sistema è semplice: si sceglie tra caffè, macchiato, cappuccino, cioccolata o spremuta e ci si accomoda, magari aggiungendo una brioche o una torta fresca. «Il sistema funziona benissimo - spiegano le dipendenti Christine Steiner e Hilde Gramm - e i clienti sono sempre tanti. Uno dei grandi vantaggi è che siamo aperti già alle 5 di mattina, quando i bar sono praticamente tutti chiusi. Ecco, quindi, che tassisti, autisti di pullman e lavoratori della notte vengono molto volentieri da noi all'alba. E durante la scuola vengono molti studenti». I prezzi sono in linea con quelli del bancone: 1 euro per il caffè, 1,40 per il cappuccino o la cioccolata, 1,60 il latte macchiato, 2 per la spremuta piccola e 2,40 la grande. «Mi sembra una splendida idea che nei territori tedeschi siamo abituati a vedere», l'opinione di Hildegard Kerschbaumer. Più comprensivo verso i bar è Renzo Rampazzo: «Capisco il loro disappunto, ma credo si tratti di un servizio in più e non di una reale alternativa concorrenziale. Potersi prendere una pausa in un luogo in cui solitamente ci si limita all'acquisto è anche simbolico di una ricerca di ritmi di vita più bassi». Pochi passi più in là troviamo la finestrella di Bergdorf che già dall'insegna palesa la propria versatilità: "Panetteria, Macelleria e Imbiss". «Turisti e bolzanini adorano prendere un würstel al volo oppure una porzione di polpettone - spiega Alessandra Auer - quindi non vedo perché non dovremmo sfruttare questa opportunità». Il perché prova a spiegarlo la titolare del vicino bar Mitzi: «Di fatto offrono un servizio ma sono privi di bagno - sottolinea - così i turisti mangiano lì e poi vengono da noi a chiedere della toilette». Stessa linea per Gino Ravagnini del bar trattoria "Excelsior": «L'amministrazione avrebbe dovuto pensarci bene prima di concedere certi permessi. Ormai, tra crisi, affitti e consumi siamo costantemente impegnati in una battaglia per la sopravvivenza». Chiusura con Margit Mair ed Edith Schmid della panetteria Hackhofer di via Piave: anche qui tavolino e grande offerta di panini: «Un pasto veloce se lo concedono in tanti, soprattutto gli studenti oppure i lavoratori delle vicinanze. L'idea piace in particolare ai bolzanini».
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7 agosto 2011
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