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sabato 6 agosto 2011

Via Garibaldi, Theiner manda l’ufficio igiene


05 agosto 2011 — pagina 15 sezione: Cronaca


BOLZANO. Sporcizia, scarafaggi e una situazione igienica disastrosa. Nel condominio Garibaldi nell’omonima via c’è una vera e propria emergenza sanitaria. L’allarme lo lancia l’assessore alla sanità Theiner. Che ha ordinato una nuova ispezione dell’Asl.
Più volte controllato dalla polizia, che vi ha trovato decine di extracomunitari accampati in condizioni diasstrose nei piccoli appartamenti, il condominio «Garibaldi» al civico 20 della strada è una vera emregenza sanitaria ormai da troppi anno. A dirlo questa volta è l’assessore alla Sanità Richard Theiner. Che ha ordinato una nuova ispezione dell’Asl. Nella risposta ad una interrogazione della Lega, Theiner scrive: «L’edificio è ben noto ai Servizi di igiene e salute pubblica. Già tre anni fa personale medico, ispettivo e tecnico aveva effettuato dei controlli congiuntamente con la Polizia Municipale, la Questura e l’ufficio Prevenzione Incendi. I sopralluoghi - scrive Theiner - erano finalizzati alla valutazione dell’eventuale infestazione da scarafaggi interessando alloggi e alcune attività commerciali al piano terra. In tali occasioni è stata riscontrata presenza, anche massiccia, di sporcizia ed insetti (scarafaggi) e un generale stato di abbandono di alcune unità abitative del condominio». Precisata l’impossibilità di effettuare le rilevazioni laddove gli inquilini si sono trincerati dietro la proprietà privata, Theiner passa poi all’attacco di vicolo Gumer. «I relativi rapporti sono stati puntualmente trasmessi al Comune di Bolzano al quale, oltre che mettere in atto un più ampio progetto di riqualificazione dell’intera area, spetta chiamare a responsabilità sia l’amministratore dello stabile sia i singoli condomini per far sì che le più macroscopiche irregolarità di ordine sanitario vengano risolte al più presto». Un nuovo incarico di controllo, comunque, è stato affidato all’Azienda Sanitaria. Se la Provincia rileva e invita il Comune a intervenire, stessa sollecitazione arriva dal difensore civico Burgi Volgger che, allertata dai residenti, si è rivolta direttamente al sindaco Luigi Spagnolli, al primario del Servizio Igiene Josef Simeoni, al direttore dell’ufficio Prevenzione Incendi Marco Becarelli e al direttore dell’Assb Bruno Marcato. «Il degrado - scrive Volgger - sarebbe cominciato una decina di anni fa e nell’ottobre scorso la polizia ha verificato la presenza di numerose persone in alloggi di ridottissime dimensioni. Stando ai resoconti pare addirittura che alcuni di questi vengano affittati “a posto o materasso”».
Il difensore civico descrive una realtà che va al di là della sfera del fastidio e rasenta il pericoloso. «I controlli hanno evidenziato pesantissime carenze dal punto di vista igienico e della sicurezza. In locali molto piccoli erano collocate bombole del gas allacciate ai fornelli con tubazioni di fortuna e molte volte l’odore del gas nel giroscale sarebbe stato insostenibile. Non solo, i rifiuti vengono abbandonati lungo le scale o sul marciapiede, in grande quantità e senza alcuno smistamento». Particolari preoccupazioni, inoltre, solleva un interno abitato da una famiglia di nomadi in affitto dai Servizi Sociali che «buttano i rifiuti dalla finestra sporcando i piano sottostanti. Il timore è che all’interno le condizioni siano terribili». In chiusura della lettera, dunque, la richiesta «di verificare, ciascuno secondo la propria sfera di competenza, se siano rispettate le norme». I residenti, intanto, non demordono e tentano tutte le strade. E’ andato in scena ieri pomeriggio, quindi, un colloquio tra il piccolo comitato dell’edificio e il presidente della Circoscrizione Rainer Steger in cui sono state denunciate alcune “novità”. «Ci sono i titolari di un fast food che cucinano in casa e poi trasportano fuori le pietanze lordando ovunque. Ci sono, infine, dei personaggi che quando trovano chiuso il portone d’entrata suonano a tutti, anche in piena notte, e semmai frantumano il vetro per entrare».
Steger ha promesso il suo impegno: «Il problema era stato parzialmente tamponato anni fa con un miglioramento complessivo dell’arredo urbano, ora però le criticità sembrano essersi spostati nell’interno degli appartamenti. I controlli possono darci un quadro esatto di quello che accade. Una maggiore presenza delle forze dell’ordine è ugualmente auspicabile, ma la soluzione definitiva può arrivare solo con un’opera di riqualificazione urbanistica di ampio respiro».
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Alan Conti

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