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venerdì 12 agosto 2011

Posta in ritardo di un mese in via Sassari


“Oggi ho ricevuto tutta la posta di due mesi fa: offerte promozionali del supermercato Metro, riviste e lettere personali”. Roberto Polli, titolare del bar “Tiziana” in via Sassari si è stufato dei disservizi delle Poste Italiane e ha deciso di alzare la voce per tutti. “E’ già successo altre volte che solo dopo due mesi potevo visionare la mia corrispondenza. Il ritardo ha dell’incredibile e viene quasi da ridere”. Già, peccato che vi siano delle evidenti controindicazioni. “Al di là delle lettere amministrative di cui è facile immaginare l’importanza di una celere tempestività, mi capita di ricevere oggi le promozioni della Metro di giugno. Può sembrare banale, ma per un’attività come la mia può essere importante conoscere questo tipo di promozioni. Il problema, comunque, è esteso a tutta la nostra zona, come mi confermano moltissimi miei clienti. C’è, addirittura, chi riceve le bollette già scadute”. Le Poste sono state avvertite a suo tempo. “Quando capitò qualche settimana fa – racconta Polli – telefonai alla Metro perché sapesse che le sue pubblicità venivano rese carta straccia dai ritardi delle Poste e avvertì il postino di riferire a chi di competenza del fastidioso disservizio. Non è arrivata nessuna risposta o spiegazione, così non resta che rivolgersi ai giornali per ottenere ascolto”. Il periodo, comunque, non è dei migliori all’interno dell’azienda delle Poste. Già a maggio, infatti, alcuni residenti di Casanova si lamentarono del ritardo di venti giorni di alcune raccomandate giustificato dalla sede centrale come “disagio dovuto alla riorganizzazione che sta interessando il territorio di Bolzano”. L’assetto logistico e di recapito, infatti, è stato sensibilmente modificato, ma a molti mesi di distanza sarebbe lecito aspettarsi l’assimilazione di alcune novità. “Macchè – chiude Polli – comunque che non si tratti dei vaneggiamenti di alcuni residenti lo dimostrano indirettamente alcune banche che, pur di sottrarsi alle incognite delle Poste, hanno affidato la distribuzione delle proprie comunicazioni a delle aziende private di settore”.
Alan Conti

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