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lunedì 29 agosto 2011
Studenti per le libertà: scuola davvero blingue
Una riforma della scuola che premi il merito, coinvolgimento degli studenti nei processi decisionali, più scambi con l’estero e una scuola che sia realmente e seriamente bilingue. Sono questi i punti fondamentali del manifesto programmatico presentato da Studenti per le Libertà Alto Adige presieduto da Alessandro Bertoldi, giovane in orbita Pdl, e formato da un direttivo locale formato da Luca Calò e Gabriele Francheschetto. All’alba di un nuovo anno scolastico, quindi, nasce una nuova organizzazione studentesca, chiaramente spostata verso il centrodestra, in seguito al complessivo riassetto territoriale del coordinamento nazionale di Studenti per le Libertà di cui lo stesso Bertoldi è presidente. "In linea generale – spiega – ci rifacciamo al liberalconservatorismo e a un forte anticomunismo, anche se siamo aperti a tutti gli studenti che vogliano condividere il nostro manifesto programmatico". A livello locale, dunque, le idee sono molto chiare: "Abbiamo in programma diverse iniziative a sostegno della scuola bilingue, della proporzionale in relazione a giovani e studenti, dell’intervento dei privati nelle scuole, del comodato dei libri di testo o della presenza dei crocifissi nelle scuole". Facile immaginare che, soprattutto sul nodo legato alla partecipazione dei privati nell’istruzione, possano nascere delle frizioni con l’altra grande organizzazione studentesca locale degli Studenti Consapevoli. Emerge, infine, la necessità di sentirsi maggiormente coinvolti nei processi che definiscono la scuole del futuro. "Sempre più spesso – conclude Bertoldi – sentiamo parlare di scuola manager, burocrati o contabili che non entrano in un istituto per decenni. Crediamo, invece, che ogni passaggio istituzionale sul sistema scuola richieda l’opinione di chi le aule le vive tutti i giorni, come i ragazzi, attraverso tutte le loro rappresentanze".
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