Tata Lucia si è commossa |
"E’ stata una bella esperienza – sorride mamma Sabrina – perché ci ha permesso di vedere da vicino come operano le troupe televisive e raccogliere preziosi consigli. Non tutto, però, è oro colato come viene mostrato". C’è stato un tocco di spettacolarizzazione? "Inevitabile, ma sapevamo che avrebbe fatto parte del gioco quindi non ci lamentiamo, anzi. Il bello è aver potuto portare all’attenzione generale le difficoltà, ma anche le bellezze di una famiglia così numerosa". Tra le finzioni televisive, comunque, non c’è la durata del programma: "Sono rimasti realmente da noi per una settimana intera come raccontano, quindi sicuramente Tata Lucia ha avuto modo di conoscerci in modo approfondito e personale. Io stessa ho scoperto alcune cose solamente guardando la puntata perché c’erano colloqui da cui ero esclusa. Non sapevo, per esempio, che la stessa Lucia si fosse commossa ascoltando il dialogo tra Michael e Simone". La reazione della Tata, infatti, è stata salutata con acceso entusiasmo dagli stessi fan della trasmissione che sui social network non hanno esitato a definire il pianto come “un vero e proprio evento”. La causa delle lacrime è stata la riappacificazione tra i due ragazzi: figli, come detto, di padri diversi e con un rapporto complicato dal carattere fumantino di Simone. "Conciliare le loro personalità – continua Artioli – è una difficoltà concreta che abbiamo sempre avvertito. Simone spesso rinfaccia a Michael la differente paternità naturale allontanandolo con un “non sei mio fratello”. Ovviamente io e mio marito cerchiamo, al contrario, di spiegare che la famiglia viene prima di tutto e bisogna sempre essere compatti". La vita di tutti i giorni di questo nucleo familiare iscritto all’associazione “Famiglie Numerose” è, tuttavia, assai più interessante della tv. "Sei figli comportano uno sforzo organizzativo importante, ma ha come effetto benefico la responsabilizzazione veloce dei ragazzi e il loro aiutarsi continuo per volontà e necessità. A qualsiasi età. Fuori da scuola, per esempio, mi capita di vedere mamme e papà che portano la cartella ai propri bambini: ecco, da me si sono sempre arrangiati da soli, anche perché avevo sempre un altro bebè in braccio". In casa, poi, non è certo una passeggiata. "I due più grandi ci danno una mano e sono piuttosto autonomi – continua Sabrina – quindi la situazione è gestibile, anche se ci svegliamo alle 5.45 e andiamo a letto alle 23.30. Assolutamente parsimonioso, invece, l’utilizzo della tv perché diventa uno strumento pericoloso nel bombardare la testa dei bambini con vizi e desideri inutili". Logicamente l’abbonamento a Sky che trasmette “Sos Tata” rientra nella categoria. "No, non lo abbiamo – ride Artioli – ma l’altra sera ci siamo organizzati andando a casa di amici". La gestione economica di una simile tribù, infatti, è una sfida che spaventerebbe tutti. " soldi bisogna farseli bastare, quindi magari evitiamo la pizza o i divertimenti che comportano delle spese. Un bel giro in montagna, però, non ce lo facciamo mancare di certo". Nel suo piccolo anche l’Alto Adige ha fatto la sua parte. "Un anno fa abbiamo vinto il concorso per un anno di spesa gratis con il quotidiano. Una soddisfazione". Le donne, infine, si chiedono come si possano sopportare 54 mesi di gravidanza e 6 parti? "E’ dura – chiude sorridendo Sabrina – ma l’ultimo fortunatamente è stato il più semplice". Davvero l’ultimo?