Una veduta aerea del Mercatino in una delle scorse edizioni |
MERCATINO 2011. Bancarelle pronte, inaugurazione alle porte e tradizioni rispettate con puntualità svizzera. Il Mercatino versione 2011, composto da 78 stand anziché 80 come nel 2010, sarà il solito caratterizzato dall’artigianato, dalla gastronomia e dalle aziende locali. Angioletti e vin brulè, dunque, saranno il piatto forte confermato ieri nella conferenza stampa di presentazione. Promessa anche una paventata stretta al regolamento che vuole un’offerta di prodotti squisitamente locali. Il 30% degli stand destinati all’artigianato, insomma, dovrebbe aver messo al bando il “Made in Taiwan” di altre edizioni. "Gli aspetti più tipicamente tirolesi – le parole del vicesindaco Klaus Ladinser – sono quelli che ci permettono di essere una spanna sopra gli altri e su questi dobbiamo insistere". Dado Duzzi, presidente dell’Azienda di Soggiorno si coccola la “sua” creatura: "Si tratta dell’evento per cui Bolzano è conosciuta dappertutto, cerchiamo di amarlo per questo". Novità dell’anno le quattro casette a misura di bambino che compariranno in via e piazza della Mostra, impreziosite da un calendario di animazione quotidiana specificatamente pensato per i più piccoli. Per gli organizzatori “una specificità che abbiamo pensato per primi”, per le malelingue “una splendida via d’uscita dalle polemiche innescate dalla rimozione forzata del mercatino dell’artigianato proprio in via della Mostra”.
UN AFFARE DA 27 MILIONI PER L’ALTO ADIGE. Fin qui la prosa promozionale, ma il Mercatino, si sa, è spesso una mina polemica dalla miccia corta. Traffico e paralisi sono ormai un must dicembrino per i bolzanini e non è un mistero che sotto la neve covi un certo malcontento. "Nessun concittadino – mette bene in chiaro Duzzi – può affermare di non ricevere benefici da questo evento. Calcoliamo, infatti, entrate per 120 milioni di euro che, calcolando le imposte di 30 milioni e il rientro di 9/10 di queste in Provincia, si trasformano in 27 milioni di entrate al servizio della comunità altoatesina. In media ogni visitatore spende 100-120 euro e c’è chi arriva a 500 euro al giorno, mentre ci vorrebbero 40.000 alberghi per soddisfare le richieste. Ci aspettiamo centinaia di migliaia di visitatori". Ladinser conferma tutto l’appoggio politico. "Stiamo già pensando all’edizione 2012 e cerchiamo di abbinare alla manifestazione un minore stress per i bolzanini. Intanto per le illuminazioni abbiamo puntato su tutti i Quartieri cittadini e nel futuro coinvolgeremo maggiormente le Circoscrizioni".
TRAFFICO. Benissimo le casse che tintinnano, ma sull’altro piatto della bilancia pesa il traffico. A22 bloccata, Centro inavvicinabile, parcheggi presi d’assalto e strade ingolfate: tutto destinato a ripetersi? "Abbiamo un piano – interviene l’assessore comunale alla mobilità Judith Kofler Peintner – che ci permetterà di reggere l’urto con tranquillità. Il treno che collega i Piani con la stazione ci costa 17.000 euro, ma è prezioso, così come gli shuttle con Bolzano Sud. Dal Centro, invece, previsto un corridoio d’uscita che parte da via Alto Adige". Meccanismo che dovrà funzionare alla perfezione per lo snellimento del traffico urbano, dato che le responsabilità sulle complicazioni autostradali vengono rispedito al mittente. "Tra il turismo della neve e gli altri Mercatini – spiega Duzzi – è ingiusto addossare alla sola piazza Walther la colpa degli ingorghi sull’Autobrennero". Il vero test, comunque, è fissato per il lungo ponte che da giovedì 8 dicembre, giorno dell’Immacolata, porterà a domenica 11: l’assalto è già messo in preventivo.
CONCORRENZA. Negli ultimi anni, però, Bolzano è molto meno sola e i Mercatini si moltiplicano anche in Italia. Se la nostra ispirazione è stata Norimberga, ecco che a Verona hanno chiamato direttamente un’associazione austriaca per l’organizzazione del proprio Mercatino e Trento apre e chiude le bancarelle prima e dopo piazza Walther. "Da 400 Mercatini dell’anno scorso – continua Duzzi - siamo passati ai circa 1.000 di quest’anno, quindi la concorrenza non sta a guardare. Molto serenamente credo si debba puntare sulla qualità e avviare una riflessione sul periodo che viene dedicato alla manifestazione. Sono migliaia i turisti che vengono a Bolzano il giorno di Natale e rimangono sbigottiti nel non vederlo". Sulla questione, però, il vicesindaco Ladinser schiaccia il freno senza indugio. "I bolzanini hanno bisogno di giorni di tranquillità il 24 e il 25 e la stessa radice cristiana del Natale non va dimenticata". Tanto per cominciare potrebbe essere utile evitare la pubblicità di altri Mercatini fuori Provincia all’interno della rivista “BM-Bolzano Magazine” curata dalla stessa Azienda di Soggiorno.
IL COMMERCIO CITTADINO. Inevitabile, comunque, l’accenno alle aperture domenicali e il rapporto del Mercatino con il commercio cittadino. Hanno fatto discutere negli ultimi giorni le aperture domenicali dei negozi "che durante l’Avvento sono sempre state tollerate, anche dalla Diocesi" la puntura di Duzzi dopo la contrarietà espressa dal vescovo Ivo Muser nei giorni scorsi. "Va detto, inoltre, che sia la Provincia sia il Comune si stanno orientando verso normative più stringenti per le aperture domenicali prevedendo, per esempio, il permesso al solo commercio di zona in concomitanza di mercati e fiere". Solo i negozi vicini, quindi, sarebbero autorizzati ad aprire in caso di manifestazioni particolari e non più tutta la città.
L’ARTIGIANATO SFRATTATO. Niente da fare per commercianti, residenti e artigiani che a gran voce avevano chiesto il ritorno del mercatino dell’artigianato in piazza della Mostra, sede storica delle bancarelle per decenni prima del trasloco in piazza Municipio dello scorso dicembre. Il vicesindaco Ladinser, a margine della conferenza stampa, è stato categorico: "Non se ne parla nemmeno di farlo tornare in via della Mostra. Ci sono dei commercianti che sarebbero coperti dagli stand e vanno tutelati". Insomma, i soli due esercizi della strada contrari si dimostrano sufficientemente potenti da bloccare tutto e pare una strana coincidenza la particolare enfasi su cui si insiste nel Mercatino per i bambini che troverà spazio proprio in via della Mostra. Che sia troppo facile farsi scudo dalle polemiche con i piccoli?
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