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lunedì 21 novembre 2011

Mille al giorno per il check up in Fiera

Il check up fatto in Fiera si pone l'obiettivo della prevenzione
BOLZANO. 
 Mille controlli al giorno, obiettivo quattromila facilmente raggiungibile entro domenica e almeno il doppio di persone rimandate indietro. I numeri descrivono bene il successo dello screening cardiologico gratuito offerto dall’Azienda Sanitaria Locale all’interno dei padiglioni della fiera che da due giorni ospita “Sani&Vital” . Davanti allo stand per i controlli, infatti, la fila è talmente consistente che l’organizzazione ha dovuto srotolare i classici pali con i nastri rossi e disegnare il biscione tipico per banche e uffici pubblici. In un sol colpo, infatti, un pool di cinque infermieri su altrettante postazioni misurano pressione, glicemia, colesterolo e stilano una sorta di quadro generale da passare al medico specialista per un colloquio individuale. Lo scopo è quello di scovare casi a rischio in persone che non lo immaginano o che hanno una certa allergia agli ospedali, ma il risultato è un sostanziale accorciamento dei tempi per una serie di operazioni che, svolto secondo i canoni tradizionali, potrebbe durare ore o giorni tra un ambulatorio e l’altro.

 A presentarci la riuscita iniziativa è il responsabile Massimo Giacometti, caposala di Cardiologia a Bolzano. "Prima di tutto gli interessati devono presentarsi al desk gestito dalle relazioni con il pubblico dove saranno sottoposti a domande preliminari di filtro. Se il quadro può essere considerato potenzialmente a rischio, allora il paziente può sottoporsi alle varie postazioni di analisi, quest’anno cinque rispetto alle tre del 2010, e poi accomodarsi per il colloquio con il medico". Tutto il personale, comunque, è quello ospedaliero: "Certamente, abbiamo sei infermiere e tre medici, rispettivamente un cardiologo, un nefrologo e un dottore di medicina interna. Sono loro a stilare il quadro definitivo al paziente e a rispondere a domande e timori. Tutto in un ambiente diverso dal classico ambulatorio". Il fine, logicamente, è quello della prevenzione. "Certo, contiamo di arrivare a 4.000 screening entro la fine della fiera e siamo già a quota 1.000. Se su questi numeri scoviamo anche solo 30 o 40 casi potenzialmente ad alto rischio, ecco che il consiglio e la programmazione di uno stile di vita differente possono fare la differenza. Non solo, si può tranquillamente rimandare le persone ad analisi più approfondite". Non tutti, proprio perché lo scopo è quello preventivo, possono accedere liberamente agli esami. "Al desk – spiega Karin Dellantonio, impegnata nella distribuzione di alcuni questionari – tendiamo a escludere i maschi under 40 e le donne under 50 e sottoponiamo agli altri specifici quesiti che possano delineare situazioni potenzialmente rischiose. Esclusi anche i nostri pazienti e chi ha già sofferto di patologie cardiache, proprio perché già seguiti con regolarità. Importante, infine, essere a digiuno da almeno 4 ore". Si cerca, insomma, di indagare nel “sommerso” e il pubblico apprezza. "Davvero un’iniziativa lodevole che ci permette uno screening di livello e completo" l’opinione di Marialuisa Dotta. "La sanità altoatesina è di buon livello – interviene Augusto Cavaliere – e, per quanto non lo possano sembrare, operazioni di questo tipo permettono di risparmiare intercettando possibili complicazioni patologiche". Concorde Maria Assunta De Concini che con il marito Albino Ferro arriva da Trento. "Meno male che la vostra Asl ci ha messo a disposizione questo servizio così abbiamo potuto scoprire alcuni valori che vanno tenuti sotto controllo. E’ corretto, infine, apprezzare un percorso che, se svolto all’interno delle normali procedure sanitarie, comporterebbe una perdita di tempo assai maggiore con i rimbalzi tra laboratori di analisi, medici di base e specialisti. Se poi si scopre di stare bene, beh, si ha anche un motivo in più per godersi la visita al resto della fiera".
Alan Conti

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