Il capogruppo Svp Elmar Pichler Rolle |
BOLZANO. A vederlo tutto sembra meno che uno spacca partiti eppure in queste ore convulse per l’Svp Elmar Pichler Rolle ha vestito con scioltezza le vesti di Savonarola della Stella Alpina. Il caso Sel ha accesso la miccia dell’ex vice sindaco bolzanino e la contemporanea uscita di scena di Durnwalder lo ha probabilmente convinto che il momento della resa dei conti fosse ormai sull’uscio. La prima bordata, infatti, è partita diretta verso il posto più alto della giunta provinciale inchiodando il Landeshauptmann alle sue responsabilità per il girocarte sulle frequenze Laimer-Rainer. Il distinguo in punta di retorica si è poi sfumato, non certo senza frizioni in Parteileitung, da responsabilità penale a responsabilità morale per la scelta degli uomini cui accompagnarsi. Strette di mano e sorrisi di cera per una pace sancita in via Brennero fino alla cronaca recente sulla costituzione di parte civile nel processo da parte dell’ente pubblico. Il “mi vergogno” pronunciato dal capogruppo non è una di quelle frasi che scivolano via e probabilmente è stata dettata dalla constatazione che ancora c’è qualche fedelissimo disposto a seguire Durnwalder in aula ciecamente. Stracci che volano, parole grosse e scontri frontali hanno portato nuovamente a una tregua armata immolando le fantasiose quantificazioni di danno da parte di Julia Unterberger. Nell’incredibile constatazione di un ente che fa confusione sui disagi causati dal più grande scandalo della storia recente resta una domanda squisitamente: perché Pichler Rolle si è cucito addosso questo ruolo? In politica, infatti, poco vien fatto a caso e resta la sensazione che, forse, alle primarie potrebbe spuntare il candidato a sorpresa pronto a raccogliere la preferenza di chi ora nel partito di raccolta naviga in direzione ostinata e contraria.
Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV (Servizio nel telegiornale di oggi)
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