BOLZANO. Il classico come grimaldello per il contemporaneo. La guerra di un tempo che, seppur mutata, ha lo stesso sguardo truce di quella di oggi: un salto da Troia all’Afghanistan passando per il dolore e l’analisi femminile. Questa sera lo spettacolo “Troiane” curato dal regista Marco Bernardi aprirà la rassegna di prosa 2012/2013 dell’ente bolzanino. Un viaggio che parte nell’esatto momento in cui termina l’Iliade con una Troia in fiamme che passa dall’eroismo al dramma negli sguardi di Ecuba, Cassandra, Andromaca e le dee Atena e Poseidone. Gli uomini posano sul palco una mano meno pesante, ma con personaggi di caratura piuttosto ferma, quasi asettica. Menelao e Taltibio sono figure uscite segnate dalla guerra prima di tutto nell’animo. L’alveo del poema, però, viene attraversato da Bernardi da fulmini di contemporaneità concretizzata in video flash che riportano la cronaca recentissimi: spaccati Cnn o Al Jazeera con le news e le immagini dei nostri fronti moderni. Gli stessi costumi di scena non richiamano strettamente alla tradizione classica di Euripide, ma tengono ben ferme le radici nell’adesso. Il tutto condensato in un’ora e venti minuti per uno spettacolo breve, senza pausa, con un ritmo cadenzato da scene chiare, snelle e veloci. Di spessore il cast che vede Patrizia Milani nei panni di Ecuba, Carlo Simoni in quelli di Poseidone, Sara Bertelà per Andromaca e Corrado D’Elia che interpreta Taltibio. Spettacoli da oggi, domani e dopodomani sera alle 20.30 e domenica alle 16. Dal 415 avanti cristo al 2012 attraverso un palco: è un teatro che viaggia nel tempo con disinvoltura.
Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV (Servizio nel telegiornale di oggi)
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