Un momento dell'esercitazione |
BOLZANO. Adige e Isarco sono le due braccia del nostro territorio e se mai decidessero di stringere il loro abbraccio sarebbero guai. Ecco, dunque, che annualmente le forze di pronto intervento provinciale organizzano una simulazione di grande emergenza con piene fuori dal normale di entrambi i corsi d’acqua. Esercitazione che si è tenuta nella giornata di oggi con il massiccio dispiego di 700 uomini, un centinaio di mezzi e due elicotteri. Pochi minuti dopo le 6 antenne dritte per la Ripartizione Opere Idrauliche e il centro di Protezione Civile che per la prima volta hanno provato anche un coordinamento diretto tra loro.
L’altra novità di questa edizione è stata la sostanziale ignoranza di tutti gli operatori su quanto sarebbe accaduto: solo i vertici sapevano esattamente quali emergenze avrebbero affrontato nel dettaglio gli uomini.
Il presidente Luis Durnwalder che è anche capo della Protezione Civile altoatesina ha seguito passo passo le operazioni dal quartier generale di viale Druso nel capoluogo.
Nel dettaglio, comunque, volontari e professionisti hanno operato nei circondari di Bolzano, Merano, Bressanone e Bassa Atesina. Poco prima delle 12 sono stati chiamati a fronteggiare una tracimazione simulata a Bronzolo e un’evacuazione a Egna. Alla fine sorrisi e massima soddisfazione senza tentennamentI. L’unico neo è che pare strano non si sia sottolineato nemmeno un aspetto da migliorare: le esercitazioni, in fondo, servono a questo.
Alan Conti
TCA ALTO ADIGE TV (Immagini e interviste nel telegiornale di oggi)
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