Il manifesto dell'iniziativa |
BOLZANO. Voci e suoni che escono dai tombini dopo il tramonto: c’è da rimanerne spaventati a non sapere che si tratta di una installazione artistica intitolata “Down is Town” e realizzata dalla Fondazione Architettura Alto Adige. Dopo il primo attimo di sbigottimento, però, c’è chi ha alzato il telefono e avvertito le forze dell’ordine per il fracasso capace di disturbare la quiete notturna.
Fino al 4 novembre, dunque, in un’area prestabilita del Centro storico di Bolzano alcuni tombini fungono da punti sonori emettendo rumori di spazi e luoghi particolari di altre realtà del mondo. Nel linguaggio artistico si intende lasciare delle “tracce urbane che compongono l’idea di una città immaginaria attraverso sonorità che fuoriescono al tramonto dalle caditoie”. In sostanza vi può capitare, per esempio, di passeggiare per via Argentieri e ascoltare dal tombino il rumore del traffico in una giornata di pioggia con tanto di sirena in lontananza e poi sempre più vicina. Non sia mail che la zona pedonale non vi faccia sentire la mancanza del rumore dei motori. Nel caso siate più fortunati potrete incappare nelle grida di una qualche manifestazione chiuse con l’immancabile clacson di un passante. Il direttore creativo dell’installazione è Armin Blasbichler, mentre dei suoni si sono occupati Ulrich e Kassian Troyer.
Su facebook, intanto, alla pagina “Down is Town”, che è cosa diversa dal locale “Down Town” di piazza Erbe, qualcuno ha già cominciato a confrontarsi sulle sensazioni provocate dall’ascolto a sorpresa che dovrebbe generare nuove immagini nella mente. E’ il caso di Astrid Steinmair che si è soffermata su uno de tanti tombini sonori di via Argentieri: "All’inizio – scrive – pensavo si trattasse di rumori provenienti da qualche locale, poi mi sono accorta che invece arrivavano proprio dal basso. Non riesco però a dare una definizione di quello che ho ascoltato come previsto dal progetto, anche se si è trattata di un’esperienza divertente".
Come spesso accade in Centro, però, la reazione più forte di alcuni abitanti è stata quella di protesta contro il rumore proveniente dai tombini. Di culturale, insomma, rimane ben poco nella chiamata alla polizia di alcuni residenti di via Streiter stufi del chiasso notturno proveniente dal sottosuolo per cui, per la verità, si è potuto fare ben poco. (a.c.)