Project manager: il peso delle idee |
La strada che porta fuori dalla crisi si imbocca con l’innovazione. E’ questo il concetto ribadito ieri dall’assessore provinciale all’innovazione Roberto Bizzo in un convegno organizzato da Eurac e Provincia dal titolo “Progetti creano innovazione”. Di fronte a una sala gremita, e tra una promozione di un corso e un invito a iscriversi a una categoria, Bizzo ha toccato corde che stanno particolarmente a cuore all’amministrazione. "Dobbiamo capire che in una società satura e una realtà complessa come la nostra saranno proprio i processi innovativi a fare la differenza in futuro". Davvero si avverte tutto questo bisogno di novità a ogni livello? "Gli oggetti finali che arrivano poi al consumatore sono solo il risultato di un’organizzazione orientata verso lo sviluppo. Il salto di qualità decisivo non risiede tanto nel prodotto conclusivo, seppur assolutamente importante, quanto nello sviluppo di una mentalità favorevole a questo genere di cambiamenti. Vogliamo, inoltre, innescare questo atteggiamento su larga scala: non deve essere un rivolo per pochi, ma un fiume innovativo che coinvolgerà tutti". Necessario, quindi, formare professionisti adeguati: "Il primo progetto che firmai – ricorda Bizzo – fu nel 1983 su un banalissimo foglio bianco. Oggi tutto è diventato più articolato e più che nell’era della burocrazia viviamo nell’era della complessità. Dobbiamo fare i conti con questa situazione e abbiamo bisogno di persone che sappiano misurarsi quotidianamente con lo sviluppo di progetti e abbiano dimestichezza con il passaggio più difficile e affascinante: trasformare le idee in realtà". Curioso, infine, il parallelismo storico proposto dall’assessore: "In fondo il primo vero innovatore fu Galileo Galilei, capace di proporre un nuovo codice per leggere e interpretare i fenomeni".
Il convegno è proseguito con l’alternanza di interventi di specialisti del settore. "Ci vogliono giusti investimenti, pubblici o privati, un buon sistema fiscale, fiducia nei giovani e la capacità di portare a termine i progetti" la ricetta di Günther Cologna, moderatore e responsabile dell’area di project management dell’Accademia Europea. "Il motore della società altoatesina e trentina è l’innovazione con ricerca e promozione di nuove idee – l’opinione di Clemens Drilling, presidente di Gpms (Gesellaschaft für Projectamanagement Südtirol, inesistente l’acronimo in italiano) – quindi è molto importante che il tema entri nell’agenda politica".
Tra le carte del convegno provinciale, intanto, trovano ampio spazio la promozione di corsi dell’Eurac e nei documenti ufficiali persino un modulo prestampato per aderire a Gpms, naturalmente versando i 100 euro di canone. Tra la formazione proposta dall’Accademia Europea, inoltre, il più specifico percorso formativo sulla gestione dei progetti richiede un esborso annuo di circa 4.000 euro: il fiume, più che innovativo, per ora è solo di denaro.
Alan Conti
Nessun commento:
Posta un commento