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giovedì 6 ottobre 2011

De' Medici-Gasteiner, nasce la prima convenzione


La firma sulla convenzione siglata dai presidi (Foto Usp)

 BOLZANO. La firma su una convenzione e un altro steccato del bilinguismo che cade. Ieri mattina nell’aula magna dell’Istituto professionale “De’Medici” è andata in scena per la prima volta la stipula di un vero e proprio contratto tra due scuole tecniche superiori, italiana e tedesca, che si pongono l’obiettivo di migliorare l’apprendimento della seconda lingua aiutandosi l’una con l’altra. Protagonisti dell’accordo sono l’istituto sociale e per il turismo in lingua tedesca di Bolzano “Gasteiner” e l’ospitante istituto per le scienze umane e i servizi “De’Medici”. La convenzione, dunque, impegna istituzionalmente le due scuole alla realizzazione di progetti comuni normando nel dettaglio anche l’organizzazione, i pagamenti e il lavoro dei docenti. Il tutto, però, non rimane limitato a una bella dichiarazione d’intenti, ma prevede subito due attività di lancio: l’organizzazione di uno spettacolo teatrale per le classi seconde e lo scambio di docenti per l’insegnamento veicolare del diritto nelle quarte. Progetti che, se organizzati singolarmente, potevano avere il valore di sperimentazione una tantum, ma che inseriti nella convenzione pluriennale si pongono come semplice punto di partenza. "E’ questa la vera novità prospettica – spiega il dirigente del “De’Medici” Renzo Roncat -  della firma su un documento ufficiale. Entrambi gli istituti, infatti, si vincolano vicendevolmente per un periodo lungo e allargano la prospettiva di lavoro. Non solo, un simile “gemellaggio” comporta anche delle implicazioni di tipo emotivo, con una partecipazione più convinta sul lungo termine e un coinvolgimento potenziato da una partnership in qualche modo “ufficiale”". Sulla stessa linea di pensiero è la dirigente delle “Gasteiner” Maria Brigitte Meraner: "La didattica può arrivare fino a un certo punto, ma nell’apprendimento di una lingua conta molto l’atmosfera in cui vengono inseriti i ragazzi e nella stipula della convenzione c’è anche la volontà di favorire questi rapporti umani. Non a caso uno dei progetti di partenza, realizzato con l’associazione “Theatraki” nel secondo quadrimestre per un totale di 30 ore, prevede la realizzazione di uno spettacolo che avvicinerà gli studenti delle due scuole in modo significativo". Particolarmente soddisfatto dell’accordo è pure l’assessore provinciale alla scuola Christian Tommasini: "Si tratta di un modello importante che può aprire nuovi orizzonti. L’idea di allargare gli scambi e i potenziamenti anche all’interno degli istituti tecnici e professionali rientra nella volontà di rendere il più possibile estesa questa opportunità di bilinguismo. Ci convince, inoltre, il desiderio di stimolare continuamente il rapporto tra i ragazzi perché sappiamo perfettamente che per ottenere una società bilingue dobbiamo insistere con forza su questo tasto sociale. A sottolineare l’importanza della convezione, comunque, c’è il costante appoggio a tutte le attività degli ispettori di seconda lingua delle due Intendenze". Marco Mariani per la scuola tedesca e Franz Lemayr per l’italiana, insomma, tireranno le fila di progetti, iniziative e proposte che nasceranno dalla collaborazione. "Consorziare due scuole – interviene Mariani – è un passo significativo perché apre a prospettive pluriennali incoraggianti. Già i progetti di quest’anno sono convincenti. Lo scambio di docenti per l’insegnamento di diritto nella seconda lingua abbraccia un aspetto più tecnico della didattica, mentre la progettazione di una rappresentazione teatrale lascia spazio alla creatività e a quella componente fondamentale dell’apprendimento che è la pratica quotidiana della lingua". Franz Lemayr, in chiusura, si allaccia a una delle recenti richieste della Camera di Commercio. "Dai vertici di via Alto Adige sono arrivate indicazioni chiare sul profilo di lavoratore che il mercato richiede e in testa alle competenze necessarie c’è l’aspetto linguistico. Chiaramente le nozioni richieste non sono di stampo accademico, ma prevedono una certa competenza comunicativa che rientra pienamente negli accordi della convenzione appena firmata da due scuole all’avanguardia". 


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