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martedì 4 ottobre 2011

Manichini impiccati: il Comune si dimentica di avvisare la Questura



I manichini in Centro (Foto Tomasi)

BOLZANO. Manichini impiccati per protesta, rimossi dalla Questura e da riposizionare perché il Comune si era “dimenticato” di avvisare le forze dell’ordine. E’ successo all’organizzazione degli Studenti Consapevoli che domenica scorsa, in appoggio al prossimo sciopero del 7 ottobre, avevano appeso alcuni manichini in diversi punti del Centro. Trattandosi di una rappresentazione un po’ forte, però, i ragazzi avevano deciso di avvisare e chiedere il permesso, prontamente rilasciato, al Comune. La protesta, oltretutto, era stata organizzata come “Mob Action”, il che solitamente non prevede alcuna comunicazione ufficiale per sfruttare al meglio l’effetto sorpresa.  Spaventare i bolzanini con un’impiccagione, anche se finta, sarebbe stato fuori luogo, quindi si è optato per uno strappo alla regola di buon senso. Non ripagato. "Dopo aver ricevuto il disco verde dall’amministrazione con permessi e relativi promemoria – spiega Lorenzo Vianini degli Studenti Consapevoli – siamo rimasti molti colpiti nel vedere rimossa la nostra installazione artistica. Pare che alla Questura nessuno abbia comunicato la nostra manifestazione". Stupisce che, in una città in cui qualche anno fa la semplice prospettiva di una battaglia di gavettoni organizzata su internet aveva reso infuocata la linea telefonica tra piazza Municipio e la polizia, un evento ampiamente annunciato non abbia smosso nemmeno un mignolo. La situazione, comunque, nella giornata di ieri sembrava chiarita, salvo complicarsi di nuovo. "Dovevamo provvedere a “re-impiccare” i manichini in piazza del Grano sul passaggio che porta ai Portici e in piazza del Municipio al pontile che serve alla gru per i materiali del cantiere. All’improvviso, però, i vari uffici comunali ci hanno creato ulteriori problemi, così tutto è stato rimandato a oggi. Nel pomeriggio, però, non c’era nessuno che potesse darci i permessi già approvati martedì e che i funzionari pretendevano ritirassimo in orario scolastico". Finchè la disponibilità è solo in mattinata, dunque, è difficile venire incontro a studenti che, di norma, al mattino dovrebbero essere da ben altra parte. Saltata, inoltre, anche l’installazione prevista su un lampione di piazza Walther dove, probabilmente, il Comune non si è dimenticato l’intenso passaggio turistico. Che senso ha, però, lasciar penzolare questi fantocci con il cappio al collo? "I manichini – chiude Vianini - rappresentano determinati settori dell’Italia che le ultime riforme stanno uccidendo. Di fatto rappresentano dei valori che saranno liberati venerdì 7 in occasione dello sciopero simulando una sorta di rinascita. A questo processo, inoltre, potranno contribuire tutti i passanti lasciando una propria proposta. Le aree di riflessione che proporremo, comunque, saranno scuola pubblica, democrazia ed economia". 
Alan Conti

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