La locandina della festa |
BOLZANO. Prima dell’asilo, dei negozi e del tanto chiacchierato lotto C è arrivata la cultura. Casanova è ormai il rione simbolo nell’immaginario bolzanino della richiesta di servizi, di una progettazione urbanistica incompleta e di una città che per ora vanta uno splendido sviluppo edile e poco più. Domenica, però, i residenti di Casanova hanno potuto incassare una piccola, ma significativa, vittoria. L’iniziativa “Insieme al Casanova” organizzata ieri dalla vicepresidenza provinciale con l’ufficio “Casa Haus Scuola Cultura” insieme ad Arci, Comune e le associazioni “Vispa Teresa” e “Bottega del Mondo” ha portato in via Emeri quella che può essere considerata a tutti gli effetti una piccola fiera dell’offerta culturale cittadina. Grazie a diversi stand, infatti, le associazioni o gli enti di produzione e organizzazione culturale del territorio hanno presentato qui le loro proposte per la stagione in arrivo. Il tutto condito da alcuni appuntamenti clou come la presentazione alle 11 del bando di concorso d’arte pubblica “Parco Casanova” oppure l’orchestra per ballare, il servizio bar e ristorazione o la musica dal vivo che hanno animato la la festa fino alle 23, com buona pace di chi protesta sempre e comunque. L’occasione, insomma, è stata di quelle buone per dimostrare che il quartiere c’è e risponde, ma anche per andare a scoprire una porzione di città di cui si parla tanto e che, alla fine, non è conosciuta da tutti. Non a caso l’evento è stato salutato con entusiasmo anche dall’associazione di residenti “Laboratorio Casanova” costantemente impegnata per lo sviluppo del rione.
Il progetto “Insieme al Casanova”, comunque, nasce da lontano e affonda le radici nella volontà provinciale di portare la cultura a domicilio all’interno di zone popolari della città. Fautore del successo che ha mosso i primi passi con la promozione porta a porta di eventi culturali in via Cagliari e si è poi sviluppato attraverso gli appuntamenti estivi di “Don Bosco-Aspettando una piazza” è Sergio Camin. "Le manifestazioni che abbiamo proposto nel parco delle Semirurali e proprio nelle strade di Casanova hanno avuto un eccellente riscontro. Abbiamo soddisfatto gli obiettivi iniziali che erano legati alla ricerca di nuovi pubblici cui far conoscere l’offerta culturale complessiva e di spostare i luoghi di produzione culturale cercando, quindi, di stimolare una partecipazione diffusa con la collaborazione della Circoscrizione, dell’associazionismo di quartiere e degli enti che producono e promuovono cultura". Proprio in occasione di uno di questi appuntamenti è nata l’idea che ha portato all’iniziativa di domenica. "La serata musicale “Cantarsuonando” che si è svolta a Casanova – continua Camin – si è rivelata un momento di gioia e di incontro fra il vicinato, sostanzialmente un momento importante all’interno del processo di costruzione di una comunità. Quella sera molti residenti hanno espresso il desiderio che non si trattasse di un episodio isolato ma che quel concerto fosse, al contrario, il primo di una serie di eventi in grado di ravvivare questa parte di Bolzano. Così abbiamo cercato di mettere in piedi qualcosa che potesse soddisfare sia gli adulti sia i bambini e, contemporaneamente, attirare persone anche dagli altri quartieri cittadini". Il vero salto di qualità, infatti, Casanova lo aspetta anche dalla capacità di attrattiva per non sentirsi sempre un corpo estraneo ed isolato. Prendersi una domenica per curiosare non può che aver fatto del bene a tutti.
Alan Conti
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