L'orso narcotizzato catturato l'altro giorno in Alto Adige |
BOLZANO. "Il radio collare è una misura che a Trento non ha funzionato e comporta dei costi elevati. Le uniche soluzioni sono il trasferimento di 50 esemplari nella originaria Slovenia oppure l’abbattimento con revisione del relativo Protocollo". Nel giorno della “schedatura” dell’orso in Alto Adige la polemica innescata dalla Lega Nord valica il confine di Salorno e lo fa con una conferenza stampa tenuta nella sede del carroccio provinciale in piazza Verdi. Taglienti le considerazioni fatte dal parlamentare Maurizio Fugatti: "Il Protocollo sulla specie protetta prevedeva 40 esemplari, ma noi contiamo si sia ormai abbondantemente superata questa quota per un progetto che dal 2001 è costato 3,7 milioni di euro e sta cambiando lo stile di vita di molte persone nelle zone rurali di montagna. Per ora l’orso si è limitato agli animali domestici, ma cosa facciamo se dovesse scapparci il ferito o peggio?". Fatto sta, però, che della questione dovrebbe occuparsi anche il Ministero competente, non proprio distante politicamente dalla coalizione della Lega. "Vero – ribatte Fuganti – però fino ad oggi le relazioni della Provincia di Trento sono sempre state all’insegna di entusiasmo e ottimismo. Speriamo che Bolzano sia più realista". Evidentemente tutta questa apprensione non è così diffusa. "Al contrario – chiude il parlamentare – ogni volta che organizziamo conferenze nella vali ospitiamo centinaia di partecipanti. Diversi, inoltre, denunciano di essere stati inseguiti dagli orsi, ma proprio il Protocollo prevede in questo caso due contromisure: l’isolamento o l’abbattimento". (a.c.)
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