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mercoledì 26 ottobre 2011

Bolzano? Protagonista dei giornali indiani


Una prima pagine del "The Hindu"
BOLZANO. “Un Bouquet chiamato Bolzano”. Non è il nuovo motto di una delicata campagna pubblicitaria di Alto Adige Marketing né lo slogan di un qualche vivaio cittadino, ma il titolo di un articolo apparso sul quotidiano indiano “The Hindu”. Il giornalista Krishnaraj Iyengar, infatti, si è concesso un tour nella nostra città e ci ha ricavato un servizio pubblicato da una testata storica nel paese asiatico. Un quotidiano che conta 1.100.000 copie di diffusione, dodici edizioni locali e il singolare record di essere stato il primo giornale indiano ad essersi dotato di un’edizione online. Iyengar, comunque, nel suo pezzo destinato alle pagine di cultura ha parole dolci per una Bolzano descritta come “luogo vibrante, reso frizzante dallo spirito giovane. Una città italiana, al confine con l’Austria, arricchita dalla lunga storia e dall’incontro tra due culture”. E’ proprio il sincretismo culturale, dunque, ad aver colpito il giornalista indiano che resta ammaliato dalla possibilità di sorseggiare una birra in mezzo all’architettura italiana e una predisposizione alle biciclette che, da buon asiatico, compara a quella cinese. Non solo, come molti stranieri Iyengar viene letteralmente conquistato dalle proposte della moda italiana nei negozi di abbigliamento e dalla varietà di gelati offerta sottolineando, a beneficio dei propri lettori, quanta differenza ci possa essere tra l’Italia meridionale, assai più nota nei clichè internazionali, e quella estremamente settentrionale. Da annotare anche una riflessione sulla mobilità che porta il giornalista a concludere che “dopo la bicicletta, i bolzanini scelgono di gran lunga di spostarsi a piedi”. Come logico che sia l’articolo si riferisce unicamente al Centro perché se gli occhi da cronista si fossero spostati sull’Arginale nell’ora di punta il giudizio difficilmente sarebbe stato così lusinghiero.
 Punto centrale del servizio è la visita al museo archeologico di “Ötzi”, con grande ammirazione per il suo stato di conservazione, il suo villaggio ricostruito a Velturno e la storia che ha accompagnato questa mummia dal suo ritrovamento all’esposizione a Bolzano. Lodi arrivano pure al museo giudicato “molto curato e dettagliato”. Curiosa, invece, la descrizione di Ötzi come “personaggio con gli occhi scuri” il che, considerando il periodo estivo dell’articolo indicato dai gelati, ridimensiona la scoperta annunciata l’altro giorno al congresso dell’Eurac sul colore dell’iride dell’Uomo del Similaun: in India già lo sapevano, senza bisogno di tante tavole rotonde. Chiusura del capitolo Ötzi con la rassegna del suo equipaggiamento prima di passare alla visita del Duomo definito “incantevole luogo di pace con una meravigliosa architettura tra il romanico e il gotico” e un salto alla chiesa dei Domenicani “altro luogo di attrazione per gli amanti dell’arte”. Tra un poco di shopping e uno sguardo alle biciclette che passano, Iyengar saluta Bolzano come “un bouquet di esperienze diverse e uniche capaci di arricchire veramente l’anima del viaggiatore". 
Alan Conti
 

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